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Con questa operazione, salgono a 101 gli scafisti arrestati nel 2014. In questo momento la Polizia di Stato sta organizzando il trasferimento dei 600 migranti giunti nelle ultime 24 ore a Pozzallo.
Uno dei migranti: “In Libia ci picchiavano senza alcun motivo ed ogni tanto sparavano colpi di fucile in aria solo per intimorirci”. Secondo quanto dichiarato dai testimoni, gli organizzatori hanno incassato 1.500 dollari a passeggero per un totale di oltre 330.000 dollari
Ecco il comunicato della Squadra Mobile:
Questa notte gli investigatori hanno proceduto al fermo di GHAMMAN Kamel, nato a Mahdia (Tunisia) il 23.03.1961, in quanto responsabile del delitto previsto dagli artt. 416 C.P. e 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, ovvero si associava con altri soggetti presenti in Libia al fine trarne ingiusto ed ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.
Il fermato si è reso responsabile di aver procurato l’ingresso in Italia di 354 migranti eludendo i controlli di frontiera, in quanto in modo preordinato chiedeva i soccorsi mettendo in serio pericolo di vita tutti i passeggeri provenienti dalla Siria, Eritrea, Marocco, Sudan ed Egitto molti dei quali minori d’età, anche neonati.I FATTI
Alle ore 11.15 odierne giungeva nella rada del Porto di Pozzallo la M.N. DOMINIA, battente bandiera italiana con a bordo 355 migranti di varie nazionalità e prevalentemente di nazionalità siriana, eritrea, egiziana, sudanese, palestinese e marocchina, di cui 183 uomini, 65 donne, 60 minori di sesso maschile e 47 minori di sesso femminile, tratti in salvo il giorno prima in un tratto di mare, non meglio specificato ma comunque situato in acque internazionali, a seguito di intervento S.A.R. da parte della predetta motonave. Nelle ore successive all’arrivo in rada della suddetta unità navale si effettuavano le operazioni di trasbordo di tutti i migranti sul S/V NOS TAURUS a mezzo del quale gli stessi venivano fatti sbarcare sulla banchina del Porto di Pozzallo per essere poi ospitati presso l’annesso C.P.S.A.ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA
Le operazioni di sbarco al porto di Pozzallo venivano coordinate dal Funzionario della Polizia di Stato della Questura di Ragusa responsabile dell’Ordine Pubblico. A tali operazioni partecipavano 30 Agenti della Polizia di Stato ed altri operatori delle Forze dell’Ordine, la Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana ed i medici dell’A.S.P. per le prime cure.
Completate le fasi di assistenza e identificazione da parte dell’Ufficio Immigrazione della Questura, i migranti venivano ospitati al C.P.S.A. di Pozzallo (RG).
Complesse le fasi di sbarco in quanto meno di 24 ore prima erano sbarcati altri 200 migranti.LE INDAGINI
Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile della Questura di Ragusa e Servizio Centrale Operativo (Direzione Centrale Anticrimine), con la partecipazione di un’aliquota della Compagnia Carabinieri di Modica e della Sez. Op. Nav. della Guardia di Finanza lavorando senza sosta per 20 ore sono riusciti a trovare tutti gli elementi per fermare lo scafista tunisino, il tutto subito dopo aver arrestato 3 scafisti egiziani per lo sbarco del giorno precedente.
Anche in questa occasione lo scafista è stato incastrato dalle testimonianze dei migranti che viaggiavano a bordo del peschereccio.
Il tunisino ha negato ogni responsabilità chiudendosi in un assoluto mutismo.
Grazie poi agli interpreti ed al lavoro degli investigatori ormai esperti nel far “rompere il silenzio” si è riusciti a trovare gli elementi a carico dello scafista.
La professionalità degli uomini della Polizia di Stato con la collaborazione delle aliquote delle altre forze dell’ordine ha permesso di individuare anche questa volta l’autore di questo traffico di migranti ormai diventato un enorme businnes per gli organizzatori, in questo caso libici con la partecipazione dello scafista tunisino.
Stante quanto dichiarato dai testimoni gli organizzatori hanno incassato 1.500 dollari a passeggero per un totale di oltre 330.000 dollari.BILANCIO ATTIVITÀ
Sino ad oggi, solo nel 2014 sono stati arrestati 101 scafisti e sono in corso numerose le attività di collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane (coordinate dal Servizio Centrale Operativo) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste del nord Africa a quelle Italiane.