Intrighi e nodi politici: a Scicli ci vorrebbe il commissario Montalbano

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Costretto a riunirsi anche ad agosto, per le tappe forzate a cui le scadenze incombenti – atti propedeutici al bilancio e nuovo piano di riequilibrio – lo costringerebbero, il Consiglio comunale di Scicli resta invece impantanato nella questione delle dimissioni e delle surroghe dei suoi componenti.

Mentre si è finalmente potuto procedere alla surroga del consigliere dimissionario Bartolo Ficili, con l’accettazione e, infine, il giuramento del terzo dei non eletti nella lista dell’Udc, Mauro Ingallinesi (il quale si è però subito dichiarato indipendente e collocato all’opposizione del sindaco Franco Susino), vanno a rallentatore le operazioni di surroga del secondo consigliere dimissionario, Gianni Voi: sia il primo dei non eletti nella lista Patto per Scicli, Paolo Buscema, sia il secondo, Bartolo Epiro, hanno rinunciato come già avevano fatto quelli dell’Udc; per cui bisognerà attendere se almeno il terzo dei non eletti, Enzo Carnemolla, sarà disponibile ad accettare l’incarico.

Questo interminabile stallo, però, ha messo l’Aula nelle condizioni di porsi, a questo punto seriamente, il problema della possibilità di deliberare anche se non tutti i dimissionari siano stati definitivamente surrogati: la Corte dei Conti ha dato tempi ben stretti al Comune di Scicli per ricorrere contro la bocciatura del Piano di riequilibrio finanziario, approvandone uno nuovo; mentre dall’Aula ancora non sono passati nemmeno il Piano triennale delle opere pubbliche, il piano delle alienazioni, i debiti fuori bilancio.
Per questo, in occasione dell’ultima seduta, i consiglieri comunali hanno chiesto espressamente al segretario generale del Comune, Francesca Sinatra, di informare il Consiglio sulle proprie possibilità di deliberare anche in assenza del ventesimo consigliere. Una nuova seduta è prevista per la sera di lunedì 25 agosto e un’altra ancora per giovedì 28, nella speranza che possano servire a sciogliere tutti questi nodi.

Proprio nei giorni scorsi è arrivata al sindaco anche un duro commento da parte del Partito Democratico, che torna a chiedere a Susino di dimettersi: “Chiediamo fortemente al sindaco di fare chiarezza, di intestarsi pubblicamente la responsabilità di un estremo tentativo per evitare il dissesto. Il Pd è disponibile ad affrontare anche nel merito tecnico ogni questione che possa giovare al risanamento finanziario, coi concittadini e con le organizzazioni più rappresentative. Ma con la stessa determinazione rilancia il proprio invito al sindaco a prendere atto del fallimento della coalizione e di una fase politica-amministrativa, e di procedere alle dimissioni dalla carica non appena sarà stato espletato l’iter del ricorso alla corte dei conti”.

[Fonte: La Sicilia]