Dopo le tante polemiche sia sui costi “esorbitanti” dell’estate modicana, sia su quelli altrettanto consistenti legati agli stipendi dei consulenti del sindaco per la comunicazione, anche il Collegio dei Revisori dei Conti “striglia” l’Amministrazione, con due diverse note del 7 agosto scorso.
Per quanto riguarda gli incarichi allo staff del sindaco, il Collegio scrive: “Relativamente alle determinazioni sindacali con cui sono stati conferiti l’incarico di portavoce e di esperto del sindaco in marketing della comunicazione e del turismo, il Collegio raccomanda l’osservanza delle disposizioni normative vigenti. A tal fine evidenzia che l’articolo 90 del Testo Unico degli Enti locali, dispone che il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi può prevedere la costituzione di uffici posti alle dipendenze del sindaco, costituiti da dipendenti dell’ente, ovvero, salvo che per gli enti dissestati o strutturalmente deficitari, da collaboratori assunti con contratti a tempo determinato.
Inoltre devono essere rispettati i limiti posti dal D.L. 78/2010 sulla spesa del personale a tempo determinato o con convenzioni o con contratti di collaborazione per incarichi ad esperti e consulenti. Il Collegio evidenzia che il vigente Regolamento comunale dispone che l’Amministrazione deve attestare l’assenza di professionalità interne e deve applicare le procedure stabilite e inoltre deve essere fissato nel bilancio di previsione il limite massimo di spesa annua per gli incarichi di collaborazione”.
Il Collegio cita anche una deliberazione della Corte dei Conti, sezione Lombardia, che “afferma che l’assunzione di collaboratori esterni debba avvenire con contratto di lavoro, con conseguente applicazione del CCNL“.
“Il Collegio” conclude la nota “diffida l’Amministrazione comunale ad adottare i dovuti provvedimenti, attestando la responsabilità amministrativa dei responsabili interessati e il possibile danno erariale“.
Non dissimile il contenuto della seconda nota, relativa alla deliberazione della spesa per l’estate modicana: “Il Collegio, premesso che l’ente è strutturalmente deficitario e in attesa di approvazione del Piano di riequilibrio, invita l’Amministrazione a volersi attenere a quanto sancito dall’articolo 191 del Tuel, il quale dispone che “agli enti locali che presentino, nell’ultimo rendiconto, disavanzo di amministrazione, è fatto divieto di assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente previsti per legge“.
[Fonte: La Sicilia]