È in programma per martedì 19 agosto alle 11.30 a Palazzo San Domenico un incontro tra l’Amministrazione comunale e il sindaco di Modica Ignazio Abbate, che vuole presentare ai sindacati e ai patronati, il progetto di uno “sportello diffuso” da attivare in materia di tributi locali e, con l’occasione, “nuovi sgravi fiscali per venire incontro alle esigenze dei cittadini”.
“Lo sportello diffuso”, ha spiegato il sindaco Abbate: “sarà un nuovo servizio rivolto agli utenti per la presentazione delle istanze volte all’ottenimento degli sgravi fiscali. Uno sportello creato appositamente per evitare lunghe file ai cittadini”.
Abbate informerà nel dettaglio i patronati anche sulla introduzione di nuovi agevolazioni fiscali sulla tassa dei rifiuti, la Tari che da quest’anno sostituisce la vecchia Tarsu (o Tares): “È previsto”, ricorda Abbate “uno sgravio del 30% a coloro che possiedono un reddito Isee di 10.000 euro (e con un numero complessivo di 4 unità del nucleo familiare) o un reddito Isee di 15.000 euro (con più di cinque unità del nucleo familiare).
Nuove agevolazioni Tari saranno rivolte anche per le imprese artigiane e agricole. Sono stati introdotti nuovi metodi di calcolo sulla superficie calpestabile degli impianti produttivi, per cui la imprese usufruiranno di una riduzione della Tari rispetto agli anni passati”.
Le agevolazioni in questione erano già state discusse in sede di Consiglio comunale, al momento di votare i regolamenti sui nuovi tributi locali, come atti propedeutici al Bilancio di previsione 2014.
Il piano finanziario della Tari, la cui elaborazione è stata proprio una delle ragioni che hanno ritardato l’approvazione del bilancio, ha tenuto conto del fatto che la nuova tassa si calcola in un modo completamente nuovo: non più solo sulla base delle dimensioni dell’immobile, ma anche del numero di componenti del nucleo familiare.
L’importo complessivo della Tari per il 2014 dovrà coprire un costo del servizio di raccolta dei rifiuti di ben 9,5 milioni di euro, oltre 1 milione in più rispetto al 2013: per questo, a fronte della decisione dell’Amministrazione di garantire agevolazioni fiscali sia alle fasce sociali più deboli, quelle con il reddito inferiore, sia alle imprese, probabilmente si determinerà un aumento della tassa per i nuclei familiari del ceto medio e del ceto alto.
“Abbiamo visto” aveva detto Abbate in Consiglio comunale: “cosa è successo in altri Comuni, dove il costo nel passaggio dalla Tarsu alla Tari è aumentato enormemente. Noi abbiamo voluto evitare questo rischio e per questo abbiamo previsto queste agevolazioni, che mirano a una maggiore equità sociale.
A chi può, si chiede di pagare un po’ di più, ma a chi ha un reddito basso si garantisce un aiuto”.
[Fonte: La Sicilia]