6mila euro per ripulire l’alveo del torrente Buseitone – Pernamazzone

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Sei mila euro per ripulire (finalmente) l’alveo del torrente Buseitone – Pernamazzone, ai piedi dell’area archeologica di Cava Ispica.

La Giunta modicana ha deliberato per un intervento di somma urgenza, sebbene si tratti di un problema che si trascina da anni. Ora la criticità è riemersa nel contesto dei protocolli d’intesa stipulati tra l’Amministrazione comunale e la Soprintendenza ai Beni culturali, volti proprio a collaborare per una migliore fruizione del parco archeologico: le condizioni dell’alveo del torrente, completamente impraticabile essendo invaso dalle erbacce, erano rese ancor più critiche dal pericolo che si innescasse un incendio a pochi passi dai sentieri fruiti dai visitatori del Parco archeologico, per non parlare dei pericoli legati all’aspetto idrogeologico, dato che era ormai gravemente compromessa la capacità di regolare deflusso delle acque.

Si tratta, in particolare, di un tratto di oltre 300 metri, che ha inizio a monte del ponte della ex strada provinciale, in prossimità dell’accesso al parco archeologico, e poi si sviluppa verso valle.
Per questo il Comune ha dato mandato all’ufficio di Protezione civile per l’esecuzione dei lavori, “valutata la ricorrenza dei presupposti per intervenire con urgenza, per scongiurare la possibilità di innesco di incendi, anche in considerazione delle continue allerte meteo emesse in tale ambito da parte del Dipartimento regionale di Protezione civile e delle direttive emesse dalla Prefettura nell’ambito delle attività da attuare per la prevenzione del fenomeno, da parte dei Comuni”.

Il servizio di Protezione civile ha operato affidando i lavori con la procedura di somma urgenza all’impresa Cannata Giovanni, già affidataria di un altro appalto pubblico e quindi potendo sfruttare il vantaggio economico derivante dal ribasso d’asta già realizzato.
La perizia di spesa poi realizzata dal servizio comunale di Protezione civile, ha quantificato l’importo dei lavori, appunto, in 6 mila euro (“di cui 4.721,30 euro per lavori al netto del ribasso d’asta offerto del 25,521%, e 1.278,70 euro per somme a disposizione dell’Amministrazione”).

[Fonte: La Sicilia]