Poco importa della finanziaria ter approvata con non pochi intoppi, in regione. O delle continue fibrillazioni con la maggioranza, con gli alleati. Con il PD. Quisquilie, tra le altre.
Già. Ma voi lo sapete qual è una delle più importanti attrazioni turistiche della Sicilia? Lui. Il presidente. Il governatore Rosario Crocetta.
Esaltato dai curatori di una delle guide turistiche più diffuse, prestigiose e seguitasse al mondo, la Lonely Planet, che come racconta Repubblica.it, nella nuova pubblicazione sulla Sicilia, dedica un paragrafo intero all’ex sindaco gelese. Tanto che a pagina 287 si leggono, tra le altre, queste parole:
Da sempre tacciata di conservatorismo, di recente la Sicilia ha effettuato alcune importanti inversioni di rotta dal punto di vista culturale tra queste spiccano la crescente aperta accettazione dell’omosessualità e il rifiuto dello strapotere mafioso. Entrambi questi aspetti trovano riscontro nella storia di Rosario Crocetta, eletto presidente della Regione Sicilia nel 2012.
Crocetta, dopo l’esperienza come sindaco, durante la quale fece svolgere le gare d’appalto davanti a carabinieri e polizia, è diventato presidente della Regione, ponendo fine a oltre sei decenni di governi di centro destra. In tutto questo tempo, nonostante tre attentati mafiosi fortunatamente sventati, non ha mai smesso di condannare apertamente il crimine organizzato.
E pensare che, proprio sul turismo: “In cassa non abbiamo un euro”, diceva l’assessore Michela Stancheris, a inizio giugno, nei fatti stracciando il bando con cui l’assessorato aveva chiesto ai soggetti, e ai comuni, interessati di presentare progetti e istanze.
E rinunciando, ancora una volta, a cambiare l’inveterata e cattiva abitudine di considerare i fondi più importanti del fare sistema, a non voler guardare oltre il singolo evento (o la singola stagione) e a non pensare in maniera globale, olistica, generale.
Ma sì, che importa? Per i turisti-lettori della Lonely, da oggi, tra i beni più preziosi della fruizione turistica siciliana, figura anche lui: Rosario Crocetta, presidente portatore di un “vento di cambiamento”.
Il problema, se mai, per loro (come per gli altri visitatori) è riuscire a superare le tradizionali (e inaccettabili, nel 2014) difficoltà logistiche e di trasporto per trovare la strada giusta che li porti al rendez-vous con il governatore rivoluzionario.