Insieme alla Polizia provinciale, anche la Polizia di Stato è impegnata nel contrasto delle “fumarole” in campagna. Ecco il risultato degli interventi del Commissariato di Vittoria:
La Polizia di Vittoria nella settimana appena trascorsa è stata assiduamente impegnata nell’attività di contrasto al grave fenomeno delle cosiddette “fumarole” determinato, all’origine, dall’abitudine di dare alle fiamme, all’interno delle aziende agricole, rifiuti plastici di varia natura (teli per la copertura delle serre, contenitori di prodotti per l’agricoltura come i famigerati vasetti in polistirolo usati per la germinazione delle piantine etc.) che vengono spesso occultati sotto uno strato di materia vegetale, dando luogo ad episodi di inquinamento atmosferico e determinando una situazione di rischio per la salute pubblica.
Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica riunitosi all’uopo, prendendo atto che nonostante il fenomeno sia andato attenuandosi, quantomeno per le concludenti filiere della raccolta dei teli dismessi per la copertura delle serre, ma che ha mantenuto livelli di criticità per l’accensione indebita di cumuli di materiale vegetale con residui di fitofarmaci ed altri scarti di confezionamento, ha evidenziato l’opportunità di incrementare sia le attività di prevenzione ed informazione, anche a mezzo delle Associazioni di categoria, ma anche la predisposizione di attività di controllo del territorio in via preventiva e di repressione per il fenomeno delle fumarole abusive.
Seguendo le disposizioni del Questore di Ragusa, pertanto quest’Ufficio ha avviato una sistematica attività improntata effettiavmente alla prevenzione e repressione del fenomeno.
Infatti nell’ambito dei servizi, in diverse contrade rurali del territorio di competenza della Polizia di Vittoria, ben 10 titolari o conduttori di aziende agricole presso le quali erano stati individuati cumuli di rifiuti vegetali, sono stati informati circa l’osservanza e rispetto delle normative sullo smaltimento o conferimento dei rifiuti in argomento presso ditte o enti interessati, e nel contempo diffidati dal praticare l’incenerimento degli stessi, mentre 3 titolari di aziende agricole presso le quali sono stati rilevati, nel corso dei controlli, significativi fenomeni di bruciatura in atto dei rifiuti, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa. Dovranno rispondere dell’ipotesi di reato di illecito smaltimento di rifiuti speciali e di immissione molesta di fumi nell’atmosfera.
Purtroppo ad emergere è il constatare un’abitudine che attraversa diversi segmenti di età degli agricoltori, considerato che i denunciato sono tutti vittoriesi, ma nati rispettivamente nel 1972, nel 1960 e nel 1950.
L’attività di monitoraggio e vigilanza del fenomeno continuerà per tutta la stagione.