Un’estate di lusso a Modica: 231 mila euro per eventi, show e comici

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231.232 euro. A tanto ammonta il costo dell’estate modicana 2014, così come dettagliatamente preventivato nell’apposita delibera approvata dalla Giunta municipale.

Una cifra che deriva, secondo quando si può facilmente leggere nelle premesse della delibera stessa, dai costi del programma “predisposto dall’ufficio staff e dall’ufficio turismo e spettacolo”, sulla base delle “proposte di spettacolo e relativi preventivi di spesa che vengono inseriti nel calendario delle manifestazioni estive“.

In realtà, però, l’unico costo di cui si dà conto in delibera è la proposta dell’associazione turistica “Omega 3“, “laddove viene individuato un compenso di 65 mila euro, comprensivo di Iva e service” per un pacchetto intero di spettacoli: Paolo Migone (spettacolo a sbigliettamento, con ingresso a 5 €), Dario Bandiera (spettacolo a sbigliettamento, con ingresso a 10 €), Festival degli Aquiloni, Street Food Festival, Enrico Guarneri (spettacolo a sbigliettamento, con ingresso a 5 €), Pablo&Pedro, La famiglia Lo Cicero, Francesco Rizzato, Franco Neri.

Come si arrivi da questa cifra a quella finale non è altrettanto chiaro, se non per la precisazione che nei 231.232 euro “è compreso sia il costo degli spettacoli e delle manifestazioni, sia la logistica (manifesti e brochure, locandine, piano di comunicazione pubblicitario, Siae, punti luce, Enel, noleggio service audio e luci, noleggio palco e quant’altro necessario per l’attuazione del programma).

Ma al di là di questa non indifferente discrasia che separa i 65 mila euro, di cui si dà conto nello specifico, dal totale dei preventivi approvati dall’ufficio di staff del sindaco, a suscitare le più pesanti critiche da parte dell’opposizione (e non solo) è nel suo complesso lo stanziamento deciso dalla Giunta, considerato esorbitante e sproporzionato: un lusso che la città non può permettersi.

“Per un Comune ancora strutturalmente deficitario” ha commentato il consigliere di Sel Vito D’Antona “e in attesa di avere approvato un Piano di riequilibrio, adottato in tutta fretta in alternativa al dissesto finanziario, il costo ci sembra eccessivo e in contrasto con una politica basata sul contenimento della spesa.
Riteniamo che con una spesa meno impegnativa si sarebbe potuto realizzare un dignitoso programma ricreativo e culturale, facendo leva sulle risorse e sulle capacità di tanti gruppi e compagnie locali, senza ricorrere a costosi spettacoli, selezionando e riducendo le iniziative. Ancora una volta, non ci stanchiamo di esprimere la nostra preoccupazione per l’emergenza finanziaria del Comune di Modica; l’espansione della spesa facoltativa rappresenta l’esatto contrario di una politica di rigore per la quale la città si è impegnata nei confronti del Ministero e della Corte dei Conti”.

Durissimo anche il commento dell’associazione Cittadini Liberi: “Dopo le luminarie carnevalesche, piazzate in ogni angolo della città e i generosi contributi concessi a molte feste e festicciole, organizzate durante il primo anno di vita della Giunta di Ignazio Abbate, arriva la tanto attesa opportunità di riportare Marina di Modica all’antico splendore degli anni ’80. Forse ce la faremo, ma i piaceri (si dice) si pagano. La nostra impressione è che l’approvazione frettolosa del bilancio di previsione consente all’Amministrazione Comunale di poter prelevare, tranquillamente, tutte le somme che servono (senza dover rispettare i dodicesimi del precedente bilancio) per tentare di dimostrare che Modica è rinata sotto le mani di Ignazio Abbate”.