Tempo di mare, ferie e vacanze, in albergo, in B&B, in tenda ma non in campeggio, bensì alla stazione centrale di Catania. Quello che leggete non è un errore di trascrizione, ma una provocazione che ha lanciato il “Comitato dei pendolari Siciliani” (che è composto dai pendolari del Messina-Catania-Siracusa, Sant’Agata Militello-Messina, Catania-Caltagirone-Gela, Ragusa, Trapani-Palermo) per denunciare l’atavica carenza strutturale della stazione etnea.
In prossimità dei binari della stazione catanese è, infatti, apparsa una tenda montata per circa 48 ore da una famiglia che cercava un riparo temporaneo. Scattata l’istantanea della situazione da un treno in corsa, il presidente del Comitato dei Pendolari Giosuè Malaponti ha dunque pensato di lanciare un appello – l’ennesimo – alle istituzione locali e nazionali per migliorare la tragica questione dei binari di Catania.
Venuta meno l’offerta dei servizi da offrire all’utenza alla stazione centrale di Catania, visto che da diversi anni ormai il bar, l’edicola, l’ufficio informazioni/accoglienza turistica ed altre attività commerciali hanno chiuso, qualcuno ha pensato bene di trasformare una parte della stazione in camping per le vacanze estive.
Momento rovente per le ferrovie siciliane e non certo per il clima estivo, ma per i quotidiani disservizi con cui devono convivere, tra ritardi, soppressione dei treni e disagi vari, i pendolari e i turisti che scelgono la stazione di Catania. Quello della stazione etnea è certamente un singolare camping con vista sul mare da un lato e sull’Etna dall’altro, che accanto a un vecchio vagone in disuso, fotografa alla perfezione la drammatica situazione della stazione di Catania, specchio in parte dell’intera Città.