La Polizia ha denuncia alcuni insospettabili ragusani che avevano presentano documenti falsi per avere agevolazioni di ogni tipo: dai concorsi ippici, agli sconti sul premio assicurativo, agli assegni. Adesso rischiano fino a 2 anni di reclusione.
Ecco cosa è successo nel comunicato della Squadra Mobile:
La Polizia di Stato – Squadra Mobile Sez. Reati Contro il Patrimonio – negli ultimi giorni ha concluso diverse attività d’indagine denunciando:
• I.G. di anni 32 per falsità materiale ed uso di atto falso. L’uomo ragusano al fine di ottenere uno sconto assicurativo ha alterato l’attestato di rischio della compagnia assicurativa. Risultava essere inserito in una categoria alta e per questo avrebbe pagato un’ingente somma come premio assicurativo stante i numerosi incidenti da lui avuti in passato. La “geniale” idea di modificare il documento e presentarlo alla nuova compagnia assicurativa non è andata a buon fine. L’agenzia ha effettuato delle verifiche denunciando il tutto alla Polizia di Stato che ha avviato le indagini e riscontrato che l’uomo aveva alterato e consegnato il documento falso alla compagnia assicurativa. Adesso rischia fino a due anni di reclusione.
• DM.V. di anni 24 ragusano che al fine di avere un punteggio più altro rispetto agli altri concorrenti, presenta delle attestazioni di abilitazione alla pratica sportiva dell’equitazione. Il giovane che non aveva mai cavalcato ha tentato di ottenere un punteggio aggiuntivo ma il comando militare al quale aveva presentato i documenti ha chiesto alla Squadra Mobile di fare degli accertamenti poiché il giovane sembrava possedere troppe qualità, era un tutto fare. Effettivamente i militare dell’Esercito Italiano aveva visto bene, difatti la Polizia ha dimostrato che quei documenti presentati erano tutti falsi. Adesso rischia fino a 2 anni di reclusione per falsità ideologica in atto pubblico.
• F.D. e C.G. fidanzati ragusani di 23anni che negoziano un assegno denunciato come smarrito falsamente. Il ragazzo vende un cavallo consapevole della provenienza illecita dell’assegno e lo fa negoziare dalla fidanzata complice ottenendo l’accredito di 1.800 euro. La coppietta non fa i conti con la banca che ha espletato dei controlli sugli assegni presentati segnalando il tutto alla Squadra Mobile di Palermo che per competenza di zona ha interessato i poliziotti ragusani. Al termine delle indagini i due giovani fidanzati sono stati denunciati per uso di atto falso. A carico della coppia (qualora venisse ricevuta una denuncia di furto degli assegni) gravano indagini per il grave reato di ricettazione.La Polizia di Stato impegnata quotidianamente al fine di prevenire e reprimere i reati in genere, segnala a tutti i cittadini di non tentare di ottenere guadagni facili o agevolazioni da condotte illecite. Se in alcune occasioni è possibile ottenere dei vantaggi nell’immediato, la Squadra Mobile con le indagini di Polizia Giudiziaria, appurata la verità, denuncerà gli autori, che tra condanne e spese legali, dovrà restituire e pagare spese bene superiori.