Nel centro storico di Modica non solo si moltiplicano i dehors, anche alla luce della delibera di Giunta dello scorso maggio che ha rimesso mano alle regole per l’occupazione di suolo pubblico, ma nella stagione in cui gli esercenti devono fare a gara per conquistare una sosta ai propri tavoli da parte tanto dei modicani quanto dei turisti, ognuno si inventa quello che può per tenere la concorrenza.
E così è potuto succedere pure che la scorsa notte uno degli esercenti del centro storico abbia organizzato i lavori per “recintare” il proprio spazio con un perimetro a mo’ di fioriera, fatto coi mattoni forati rivestiti in pietra modicana. Proprio a due passi da qui, sullo stesso lato del marciapiede di Corso Umberto, tra Palazzo Grimaldi e la Chiesa di San Pietro, era sorto all’inizio dell’estate il megadehors da 30 metri, che peraltro ha costretto l’amministrazione comunale a “rimediare” dall’altra parte del Corso, in via Marchesa Tedeschi, una ventina di nuovi parcheggi a pagamento.
E il titolare del bar oggetto dell’ultimo intervento, proprio nei giorni scorsi si era lamentato di presunte disparità di trattamento da parte dell’istituzione pubblica sia in materia di rilascio delle concessioni che in materia di sanzioni, minacciando addirittura segnalazioni in Procura. Nel frattempo, però, è spuntato il recinto in pietra.
Una struttura, verrebbe da dire, tutt’altro che “leggera”, come quelle previste invece dalle nuove linee guida approvate nei giorni scorsi dalla Giunta. In questi casi si tratta invece di “opere provvisionali, ad esclusione delle installazioni a terra, di strutture cosiddette leggere, ad esempio i gazebo, da collocare nell’area immediatamente antistante il prospetto del locale di proprietà e non oltre la sua lunghezza”.
Nelle linee guida stabilite dall’Amministrazione, alla luce delle quali i responsabili dei settori urbanistica e commercio rilasceranno poi le autorizzazioni, è previsto che “le strutture devono essere realizzate esclusivamente in legno o ferro, a sezione quadrata o tonda, delimitando l’area di intervento con fioriere di tipo tradizionale con essenze vegetali rispettose della stagionalità della Sicilia orientale”.
Queste strutture – ovviamente laddove non abusive, quindi munite di tutte le autorizzazioni – non potranno essere installate per un periodo superiore a quattro mesi, tra il 1 giugno e il 30 settembre.
[Fonte: La Sicilia]