I carabinieri di Marina di Ragusa hanno denunciato una 34enne livornese, residente a Noto, per aver truffato un agricoltore ragusano pagandolo con una banconota falsa.
Questa la ricostruzione dei fatti da parte della Compagnia Carabinieri di Ragusa:
La donna, una mattina di fine giugno, era di passaggio per le campagne di Marina insieme a un’amica a bordo di una Fiat Punto, forse solo per una scampagnata, forse con finalità delinquenziali, visti i suoi numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.
Le due notano un agricoltore intento a lavorare un orto. Si fermano e gli domandano se per caso facesse vendita diretta di ortaggi visto che aveva dei bei pomodori, ottimi per la salsa.L’uomo, risposto affermativamente, ha preparato il quantitativo richiesto, tre cassette, e le ha messe nel portabagagli della Fiat Punto. Al momento di pagare – guarda caso – la donna si trovava solamente cento euro in tasca. L’uomo, forse tra sé e sé un po’ riluttante, prende i cento euro e ne dà ottanta alla donna di resto.
Subito dopo ritorna alle sue faccende. Nel giro di qualche decina di minuti, però, è stato preso dal dubbio: ma non sarà mica stata una truffa come le tante di cui si sente ai TG e su “Striscia”? Presa la banconota e strofinatala, il dubbio s’è acuito. Forse meglio fare un salto dai carabinieri.
E così, giunto in caserma a Marina di Ragusa, l’amara scoperta e la delusione. Un bel danno. Tanto lavoro e poi oltre ai pomodori pure ottanta euro di tasca propria.Ma il cervello fino del contadino dà sempre i suoi risultati, anche quando insperati. E così che l’uomo mentre caricava i pomodori, aveva visto la targa dell’auto e un pezzo gli era rimasto impresso in mente. Una rapida indagine dei militari dell’Arma nelle banche dati e… bingo! Una Fiat Punto con quel pezzo di targa esiste a Noto e, guarda caso, è utilizzata da una pregiudicata…
Subito allertati i carabinieri del Comando Compagnia netino, sono andati a casa della donna, e hanno trovato le tre cassette di pomodori. Purtroppo nella successiva perquisizione domiciliare non sono state trovate altre banconote false. Quella presa dall’agricoltore è stata sottoposta a sequestro.La donna, C.A., 34enne netina pregiudicata, è stata denunciata per truffa e spendita di banconote false.
All’uomo almeno la consolazione di aver aiutato i carabinieri ad assicurare un delinquente alla giustizia.
In considerazione del numero non esiguo di banconote false circolanti, i militari dell’Arma di Ragusa raccomandano di controllare sempre bene le banconote ricevute, a prescindere dal taglio. Infatti paradossalmente i pezzi maggiormente falsificati sono quelli da 20, seguiti dai 50 e i 100. Spesso un minimo d’attenzione, anche al solo tatto, permette di scoprire subito l’imbroglio. In caso di dubbio (o anche di certezza…) il cittadino è invitato a chiamare subito il numero unico europeo di pronto intervento, 112. La centrale operativa dei carabinieri manderà immediatamente un’autopattuglia a verificare la banconota.