Cani in spiaggia? Ora in Italia si può, ma in Sicilia no: perché?

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Le spiagge libere, lo sono anche per gli animali. E l’accesso agli arenili per i migliori amici a quattro zampe dell’uomo, non potrà più essere impedito. È questa la diretta conseguenza della decisione assunta dal Tar della Calabria, che si è pronunciato contro un’ordinanza del comune di Melito Porto che vietava l’accesso sulla spiaggia agli animali.

Il giudice amministrativo ha dato ragione ai ricorsi delle associazioni animaliste, sottolineando come “la scelta di vietare l’ingresso agli animali, e conseguentemente ai loro padroni o detentori sulle spiagge destinate alla libera balneazione, risulta irragionevole e illogica, oltre che irrazionale e sproporzionata: l’amministrazione avrebbe dovuto valutare se fosse possibile perseguire le finalità pubbliche del decoro, dell’igiene e della sicurezza mediante regole alternative al divieto assoluto di frequentazione delle spiagge, ad esempio valutando se limitare l’accesso in determinati orari, o individuare aree adibite anche all’accesso degli animali”.

Bisogna dire che, allo stato attuale, ogni estate gli amanti degli animali si trovano alle prese con lo stesso problema: anche se si moltiplicano gli stabilimenti che facilitano l’accesso ai cani, c’è ancora chi non ne vuole sapere.
Proprio nei giorni scorsi sono stati diffusi dall’Aida&a, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, i dati sulle multe a chi decide di portare i propri cani nelle spiagge in cui finora non ne era stato formalmente consentito l’accesso e tra le regioni in cui sono fioccate più contravvenzioni, al primo posto c’è proprio la Sicilia, insieme a Sardegna e Calabria.

Dalla nostra isola l’associazione a difesa degli animali avrebbe già ricevuto dall’inizio dell’estate oltre duecento segnalazioni da parte di turisti che, arrivati sulle spiagge siciliane in compagnia del loro amico a quattro zampe, sono stati allontanati dalla polizia municipale.
E a molti sarebbero appunto anche state elevate multe sulla base di un decreto regionale del 1998 che vieta l’accesso ai cani nelle spiagge siciliane. La stragrande maggioranza di queste multe però, secondo l’Aidaa, sarebbero impugnabili – e l’associazione è pronta a farlo – in quanto la regione Sicilia “si è ben guardata dal predisporre i cartelli segnalatori di tale divieto”.

E voi che cosa ne pensate? Per dire la vostra partecipate al sondaggio.

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LE BAUBEACH SICILIANE
Meta preferita da molti turisti, ma con qualche difficoltà a ospitare i cani. Sono pochissime le spiagge siciliane per l’accoglienza dei cani, stando ai dati dell’Ente nazionale protezione animali (Enpa), in Sicilia sono solo tre le spiagge in cui i padroni possono tranquillamente rilassarsi al sole e i loro amici a quattro zampe godersi il fresco sotto l’ombrellone, magari con una ciotola d”acqua fresca, o scorazzare liberi sulla spiaggia.
Una si trova a Marina di Priolo, in provincia di Siracusa e si chiama “Bau Bau Beach”. Qui l’ingresso per i pet è assolutamente gratuito e a loro disposizione c’è una fontanella con ciotole per l’acqua, doccette, bustine per i bisogni, pranzetti per tutti i gusti, un veterinario e anche un percorso di agility dove poter sgranchire le zampe.

Anche a Catania esiste una spiaggia a “misura di cane”: Dog Beach – Lido Azzurro, aperta dalle 9 alle 19.30. Ombra, docce riservate e un parco giochi dedicato sono alcuni dei servizi offerti dalla struttura il cui accesso è però subordinato al possesso del microchip e all’esibizione del libretto sanitario o, in alternativa, di un certificato del veterinario che attesti la buona salute del cane. Ingresso vietato per i cani aggressivi e per le femmine in calore, al fine di evitare liti fra ”pretendenti” a quattro zampe, mentre è sempre attivo il servizio di dog sitter che va richiesto con almeno 24 ore di anticipo.

Dog friendly anche la spiaggia Malerba, a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento. In questo caso non si tratta di un’area attrezzata ma di una spiaggia libera che per gli amici a quattro zampe può rappresentare un angolo di paradiso dove la parola d’ordine è libertà. I cani infatti non devono esibire alcun libretto sanitario, possono correre liberi e senza guinzaglio e fare il bagno a qualsiasi ora.