Si terrà martedì 22 pomeriggio alle ore 17.00 e non mercoledì come inizialmente previsto, sempre nel cortile del palazzo di Villadorata, l’incontro con il regista e cantautore Franco Battiato.
L’atteso appuntamento è inserito nel ricco programma della XIV edizione del Festival internazionale del cinema di frontiera di Marzamemi, al via questa sera, alle 21, con il corteo coreografico del Palio di Piazza Armerina.
Ancora prima, alle 18,30, sarà inaugurata “TonnArte – Fragilità e resistenze nell’arte contemporanea”, la collettiva di 40 artisti provenienti da tutto il Sud Europa, mentre alle 19, per Chiacchiere sotto il fico, sarà presentato il libro Il magico fermacarte dei ragazzi della V D del liceo socio-psico-pedagogico di Pachino, seguito da un omaggio a Pietro Germi: Aldo Puglisi – Ricordo di Brancati.
Alle 21.30, in piazza Regina Margherita, sarà proiettato il primo film in concorso, Il mondo fino in fondo, alla presenza del regista Alessandro Lunardelli e dell’attore protagonista Filippo Scicchitano. Al centro della pellicola ci sono i figli di un industriale del Nord Italia, Loris e Davide, due fratelli molto diversi: il primo, trentenne, è integrato nell’azienda di famiglia, sposato e in attesa di un bambino, mentre il secondo, diciottenne, vorrebbe fare tutt’altro e, soprattutto, vive in clandestinità la propria omosessualità. Insieme a Barcellona per una partita dell’Inter, Davide si invaghisce di Andy, un ecologista cileno, che finirà col seguire fino a Santiago, scambiando l’amicizia per amore. Per il fratello solo un biglietto lasciato in albergo. Mentre Davide entra in contatto con il mondo dell’attivismo andando a vivere in una casa-comune gestita da Ana, la ragazza di Andy, Loris si mette sulle sue tracce deciso a riportarlo alla sua vecchia vita.
La serata proseguirà con la proiezione di Don Giovanni in Sicilia di Alberto Lattuada, in ricordo di Vitaliano Brancati.
Per la rassegna “Lampi sul Mediterraneo”, alla tonnara del palazzo di Villadorata, dalle 21,30 sono in programma: L’isola di Alberto Bougleu, Il sogno di una cosa di Tino Franza, Il viaggio del cuore, scuola secondaria Donato Bramante, Vigevano, a cura dell’istituto superiore Michelangelo Bartolo di Pachino, Il Dio delle zecche, di Leandro Picarella e Giovanni Rosa, Csc Palermo e I come Isgrò di Nunzio Gringeri e Riccardo Cannella, Csc Palermo.
Si ricorda inoltre che sono sei i film in concorso per i lungometraggi, con una giuria presieduta dal regista italo-argentino Marco Bechis, 21 cortometraggi provenienti da Italia, Francia e Spagna nella sezione “Con-corto”, e prima della fine di ogni serata nel cortile del palazzo di Villadorata, la proiezione di documentari che raccontano l’Iran di oggi, curati dall’attore e cineasta Babak Karimi.
“Cinema di frontiera per noi vuol dire avamposto e non retroguardia” sottolinea Nello Correale, direttore artistico della XIV edizione del Festival: “ecco perché presentiamo film che fanno incetta di premi nei grandi festival del mondo, e che in Italia, invece, appaiono e scompaiono, oppure approdano in sala solo per qualche giorno”.