Ci sono idee contagiose, capaci di “contaminare” come un vero e proprio virus le persone che toccano: quelle persone, soprattutto, che sono portatrici sane di sogni e visioni, riserve infinite di creatività ma anche di tanta buona volontà. E quando succede che le idee contagiose si contagino anche tra di loro, gli esiti sono imprevedibili ed è ragionevole ipotizzare che saranno anche impareggiabili: il tutto, banalmente, è sempre più della somma delle singole parti.
Proprio questo sta cominciando ad accadere tra Farm Cultural Park di Favara e Welcome to Paradise Modica, che da ieri sono ufficialmente realtà “gemellate”, pronte a innescare effetti moltiplicativi del pensiero che, pur nella diversità dei progetti, li accomuna con somiglianze sorprendenti: un pensiero fondato non solo sulla creazione di spazi (fisici e metaforici) per l’arte contemporanea, ma anche e soprattutto sull’innovazione sociale e la rigenerazione urbana.
“Materie che non si studiano certo sui libri, ma che si sperimentano ogni giorno, tenendo conto delle specificità dei territori, ma pur sempre mossi dalla voglia di cambiare le cose”, ha commentato appunto Andrea Bartoli, il “notaio pazzo” inventore di questa “fattoria della felicità” che oggi viene considerata tra le primissime mete turistiche del mondo preferite dagli amanti dell’arte contemporanea: “Abbiamo scelto di proporre questo gemellaggio a Welcome to Paradise proprio perché ritengo si tratti di un progetto straordinario, estremamente affine al nostro, proprio per questo modo di ‘utilizzare’ la cultura, nell’accezione buona, per ridare ad un posto abbandonato identità e dignità di futuro. Credo che ogni operatore dell’arte oggi debba chiedersi qual è il proprio ruolo rispetto al territorio in cui opera. E anche che in termini di marketing territoriale, Welcome to Paradise abbia le potenzialità per riuscire a fare per Modica ciò che Farm ha fatto per Favara“.
Nella lunga talk con Andrea Bartoli, all’ombra della “happiness flag” – “la bandiera di tutti coloro che non hanno rinunciato a vivere in un mondo migliore” – il direttore artistico di WtP Modica Marcel Cordeiro ha raccontato la sua storia e ha confermato proprio questo: “Il nostro è un gesto politico, che punta alla trasformazione. Quando abbiamo cominciato non avevamo niente, nessuna risorsa, nessun aiuto, solo questa idea. Adesso Welcome to Paradise è una realtà capace di coinvolgere 10 mila persone alla sua quarta edizione. Anche quando abbiamo messo il Cristo ‘muricanu‘ sulla collina della Giacanta e abbiamo dimostrato alla gente che quella collina aveva qualcosa da dire, come già era accaduto con Monserrato, forse ci siamo resi conto solo dopo dell’impatto che questa cosa ha avuto per la città“.
E dato che si tratta di due progetti “cugini”, che hanno compiuto entrambi questo giugno il loro quarto compleanno, Farm e WtP faranno da ora in poi un pezzo di strada insieme: Andrea Bartoli ha infatti invitato Marcel Cordeiro a coinvolgere alcuni dei suoi artisti in una residenza a Favara, per la produzione di un’opera che resterà in modo permanente a Farm Cultural Park e si è impegnato, di contro, a coinvolgere alcuni dei propri artisti per l’edizione 2015 dell’evento modicano.