La donna subiva maltrattamenti da anni, ma non li aveva mai denunciati “per provare a tenere unita la famiglia”.
Ecco i dettagli nel comunicato stampa dei Carabinieri:
Nella giornata di ieri i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Vittoria hanno tratto in arresto un bracciante agricolo algerino 46enne poiché ritenuto responsabile di aver picchiato, verso le ore 18.00 precedenti, per futili motivi ed in presenza delle figlie minori di 5 e 3 anni, la propria consorte connazionale 31enne casalinga. Nello specifico, era stata direttamente quest’ultima a contattare la Centrale Operativa, mediante il numero di emergenza 112, asserendo, in lacrime, di essere stata picchiata dal proprio marito. Immediatamente, l’autoradio giunti all’interno dell’abitazione di Vittoria, notavano la presenza di un vistoso livido sulla guancia sinistra della donna, nonché le due bambine piangenti ed agitate all’interno del soggiorno. I militari provvedevano pertanto ad accompagnare la donna presso il Pronto Soccorso di Vittoria, ove i sanitari le prestavano le cure del caso, giudicandola guaribile in giorni 8 poiché riscontrata affetta da “contusione cranica minore- contusione all’emivolto sx, alla gamba sx e al braccio sx”.
Gli accertamenti effettuati dai militari operanti permettevano di inquadrare l’evento in un rapporto matrimoniale, iniziato nel 2003, caratterizzato da reiterati atti di violenza, principalmente per futili motivi, messi in atto dall’uomo, il quale aveva altresì negato alla moglie qualsiasi possibilità di maneggiare soldi. Dopo anni di sofferenza, solo ieri la donna è riuscita ad uscire allo scoperto contattando i Carabinieri della Compagnia di Vittoria, ai quali confessava di aver fino ad allora tollerato le violenze dell’uomo con la speranza di mantenere la famiglia unita.
Alla luce della sua condotta, il cittadino algerino veniva condotto presso la caserma di Via Garibaldi, ove veniva tratto in arresto e sottoposto agli arresti domiciliari presso l’abitazione di un connazionale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia aggravato dall’aver commesso il fatto in presenza di minori di 18 anni. Si tratta del quinto arresto per maltrattamenti contro familiari o conviventi effettuato dai Carabinieri della Compagnia di Vittoria nell’anno 2014, dopo gli oltre 20 casi trattati e risolti nel corso del 2013.