Se in campagna elettorale si era presentato con un programma di appena due pagine, ad un anno dal suo insediamento il sindaco di Modica Ignazio Abbate si è presentato con una cartella di otto pagine (qui il .pdf), contenente un lungo elenco per punti dei suoi risultati, suddivisi per i dodici settori dell’ente.
“È stato un anno difficile ma ci è servito per riorganizzare la vita del Comune: ora siamo sulla strada giusta e dobbiamo andare in fretta, perché cinque anni, anche se possono apparire lunghi, sono brevi per chi ha molte cose da fare“, ha esordito Abbate nella conferenza stampa di consuntivo del primo anno della sua amministrazione, nella quale ha parlato per quasi un’ora e mezza – e ha parlato lui solo, circondato da assessori, consiglieri comunali, consulenti e staff – sciorinando quelli che considera i punti di “svolta” rispetto al passato: “Abbiamo pensato innanzitutto alle famiglie.
Abbiamo ristabilito la puntualità nel pagamento degli stipendi ai dipendenti, cosa che non avveniva da decenni.
Abbiamo fatto interventi epocali nelle scuole e nei servizi ai bambini, dalla mensa al trasporto scolastico. Abbiamo dato un volto nuovo alla città attraverso le manutenzioni degli edifici pubblici, delle strade, delle aree verdi.
Siamo l’unico Comune che è riuscito a eliminare i dirigenti e a organizzare la macchina amministrativa per posizioni organizzative.
E siamo l’unico Comune che è riuscito a far partire un Consorzio turistico a cui devolve il 90% della tassa di soggiorno”.
Ma fuori dall’elenco delle cose fatte, ne restano tante ancora da fare o da portare a termine. E tra queste, la risoluzione di due “macro” problemi per la città. Il primo: quello del Piano regolatore generale, per cui Abbate stamattina ha assicurato che “è stato concluso l’iter delle osservazioni rispetto alla Variante generale adottata e presto si attende l’approvazione definitiva”. La seconda: quella della raccolta dei rifiuti. “Abbiamo perso tempo perché abbiamo riavviato l’iter del bando per immaginare un servizio completamente nuovo – spiega – e ci affideremo al progetto ‘Carretta Caretta’, già in funzione in altri Comuni, per avviare la raccolta differenziata senza aumento della spesa per il Comune e per i cittadini”.
Per il resto il sindaco Abbate rifugge la necessità di replicare a obiezioni e opposizioni. “A chi mi accusa di essere un decisionista dico che chi fa il sindaco ogni giorno deve prendere decisioni e il peggior male per una città sarebbe un sindaco che rinviasse a domani quello che può decidere oggi”.
E a chi gli ricorda la difficoltà della situazione finanziaria del Comune, ribadisce di essere tranquillo: “Abbiamo portato a casa un consuntivo in avanzo e continuato a lavorare per risanare una situazione finanziaria che eredita, ci tengo a ricordarlo, forse più di trent’anni di cattiva amministrazione.
I soldi che usiamo per pagare i debiti sono soldi che ancor oggi siamo costretti a sottrarre alle cose che vorremmo fare per la città”.
E anche a chi lo ha a lungo criticato, anche dalla sua maggioranza – è il caso dell’Udc – si limita a dire: “Le crisi e le verifiche sono metodi da vecchia politica. A me non interessano i vincoli di partito: abbiamo una squadra forte e l’unica cosa di cui ci occupiamo è amministrare”.