Litigano per un affare legato ad una fornitura di energia elettrica e lo scontro finisce a coltellate, nel laboratorio di una pasticceria. La vittima, però, che aveva riportato lesioni tutto sommato lievi, una volta arrivato alla Caserma dei Carabinieri, ha aggredito un ufficiale, picchiandolo. Così i due litiganti sono finiti entrambi in manette e ora si trovano agli arresti domiciliari.
Ecco il comunicato dei Carabinieri:
Violenta lite tra due comisani avvenuta nella laboratorio di pasticceria di uno dei due, terminata con 10 giorni di prognosi per uno dei due e 5 per un carabiniere intervenuto in aiuto. È questo il bilancio di quanto accaduto a Comiso due giorni fa e che ha portato all’arresto da parte dei Carabinieri della Stazione di Comiso di G.R., comisano 53enne, pasticcere, con precedenti di polizia, e A.R., comisano 35enne, coniugato, attesa occupazione, con precedenti di polizia.
Nello specifico, i Carabinieri intervenivano presso un bar sito in Via San Biagio di Comiso, ove poco prima era avvenuta una violenta lite tra i predetti e nel corso della quale il pasticcere aveva sferrato una coltellata in testa al rivale. Nel corso del sopralluogo effettuato dai militari erano evidenti i segni della colluttazione e delle macchie di sangue presenti sulle pavimento, sulle piastrelle e sui i vari oggetti posti all’interno del laboratorio, seppur il proprietario aveva cercato abilmente di lavare, lasciando però evidenti aloni, non sfuggiti all’occhio esperto dei specialisti del Nucleo Operativo della Compagnia di Vittoria intervenuti per i rilievi del caso. A seguito della collutazione, la vittima si era presentato presso la Stazione Carabinieri di Via Leonardo Sciascia, ove, alla presenza del militare di servizio alla caserma, aveva dapprima aggredito fisicamente e verbalmente la consorte, scagliandosi violentemente contro il militare stesso intervenuto per riportare la calma tra i coniugi ed opponendo forte resistenza a chiunque tentasse di farlo desistere dall’aggressività. Una volta riportato alla ragione, i militari ricostruivano immediatamente l’accaduto, riuscendo a carpire che il movente della furibonda lite era legato ad una presunta truffa consumata dal pasticcere nei confronti dell’altro, in merito ad un contratto di fornitura di energia elettrica.
A seguito di quanto accaduto, la vittima, medicata dai sanitari del Pronto Soccorso riportava lesioni giudicate guaribili in gg. 10 per “taglio alla regione parietale sx e contusione sottorbitale sx”. Per i fatti di cui sopra, i due venivano tratti in arresto rispettivamente per i reati di lesioni aggravate e di resistenza a pubblico ufficiale, venendo tradotti presso la Casa Circondariale di Ragusa. Nella mattinata di ieri, il GIP presso il Tribunale di Ragusa, convalidava gli arresti effettutati dalla Polizia Giudiziaria, disponendo la misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari in attesa del dibattimento che si terrà nel mese di ottobre 2014.