Tra i Comuni impegnati sul fronte anti corruzione c’è anche Modica

0

Il segretario generale Carolina Ferro ha firmato, il 2 luglio scorso a Palazzo degli Elefanti a Catania, un apposito protocollo d’intesa – che sarà valido per i prossimi due anni – insieme agli altri responsabili dei Comuni della provincia di Catania, quelli del coordinamento Unesco e quellei del Distretto del Sud Est.

L’iniziativa è legata alla <strong>legge n°190/2012 che detta “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” che introduce numerose innovazioni e strumenti per la prevenzione e la repressione del fenomeno corruttivo e individua i soggetti istituzionali titolari di competenze, ruoli e responsabilità.

“Il segretario generale, che è il responsabile della prevenzione della corruzione per l’ente e componente, peraltro, del comitato ristretto” commenta il sindaco Ignazio Abbate “mi ha informato che attiverà tutti gli atti previsti dal protocollo per concretizzarne gli obiettivi, tutti rivolti a prevenire i fenomeni a delinquere connessi alla corruzione nella pubblica amministrazione”.
Si tratterà in particolare di programmare incontri periodici tra responsabili, progettare percorsi formativi comuni e condivisi al fine di ottimizzare le risorse dedicate alla formazione obbligatoria, condividere banche dati, informazioni, esperienze al fine di meglio supportare l’individuazione degli eventi corruttivi e le più efficaci misure da approntare per gestire il rischio.

“Tra le considerazioni contenute nel protocollo d’intesa” dichiara Carolina Ferro “si evidenzia che il contrasto alla corruzione costituisce una priorità nelle agende politiche nazionali e internazionali quale principale causa dell’inefficienza Paese. Nella qualità di rappresentate del comitato tecnico mi prefiggo di valorizzare gli aspetti organizzativi che derivano dall’attuazione del protocollo ed in modo particolare di approfondire le tematiche legate alla gestione del rischio della corruzione che, manifestandosi, può ostacolare non solo il raggiungimento degli obiettivi della pubblica amministrazione, ma soprattutto il rispetto dei principi costituzionali dell’imparzialità, dell’efficacia e del buon andamento dell’azione amministrativa“.

[Fonte: La Sicilia]