L’effettivo stato di “salute finanziaria” dell’ente comincia a preoccupare anche i dipendenti comunali, che venerdì 4, di mattina, si sono riuniti in assemblea sindacale (non partecipatissima come di consueto, in verità, anche a causa del fatto che molti lavoratori sono già in ferie), convocata su iniziativa delle segreterie della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil: un modo per mandare a dire chiaramente al sindaco che il fatto di essere riuscito, almeno fino a ora, a pagare pressochè puntualmente gli stipendi, non vuol dire che ci si possa dimenticare delle altre legittime aspettative, tuttora in sospeso.
I rappresentanti delle tre sigle, Salvatore Terranova per la Fp Cgil, Ettore Rizzone per la FPS Uil e Bartolo Di Martino Russo per la FP Cisl, alla fine della riunione hanno scritto una nota indirizzata al sindaco di Modica Ignazio Abbate, all’assessore al bilancio Enzo Giannone e al responsabile del I settore, con una urgente richiesta di incontro: “Al fine di verificare l’effettivo stato di salute finanziaria dell’ente e le prospettive dei lavoratori dipendenti all’interno del quadro economico, di cui dovrebbe trattarsi” hanno scritto i tre “si ritiene non più rinviabile effettuare un incontro. Si chiede, su unanime decisione assembleare, di voler convocare le strutture sindacali competenti per un chiaro e realistico confronto”.
A preoccupare i lavoratori, e di conseguenza i sindacati, sono state anche le recenti questioni emerese, a proposito della situazione finanziaria dell’ente, nel contesto dell’approvazione del conto consuntivo e ancora adesso dell’esame del bilancio preventivo del Comune: da discutere ci sarebbero, in particolare, le modalità di attuazione del piano di riequilibrio, in particolar modo per quanto riguarda le spese per il personale, anche a fronte della misura del prepensionamento che sarà attuata per 79 dipendenti.
Ieri mattina è stata l’occasione per fare un’analisi ad ampio raggio su tutte le questioni ancora irrisolte. Tra questa c’è quella delle indennità per le posizioni organizzative: l’Amministrazione ha infatti chiesto a un esperto esterno un parere per sciogliere una diatriba che attualmente vede contrapposte le interpretazioni del segretario, secondo cui, in assenza di dirigenti, le posizioni organizzative restano le figure apicali per le cui indennità si dovrebbe attingere al fondo integrativo, alle interpretazioni del Collegio dei revisori dei conti, secondo cui si dovrebbe attingere invece al bilancio.
Altra questione in sospeso è quella dei buoni pasto: com’è noto, infatti, l’anno scorso, a causa del piano di riequilibrio, non sono state previste somme in questo capitolo; dovendo dunque agire in dodicesimi fino all’approvazione del bilancio di previsione, non è al momento possibile stanziare i circa 150 mila euro necessari. Con una determina del responsabile del I settore, sono stati impegnati, intanto, solo i primi 25 mila euro.
[Fonte: La Sicilia]