Iniziano il 5 luglio i saldi in Sicilia, che dureranno circa 45 giorni: ci sarà tempo dunque per le famiglie di fare i propri acquisti, approfittando delle occasioni “anti-crisi”.
Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori, tuttavia, mai come quest’anno si prevede un andamento dei saldi decisamente sottotono: dopo la drammatica contrazione dello scorso anno (di oltre il -9%), la stagione estive 2014 segnerà un’ulteriore diminuzione tra il -3% ed il -4%. Appena una famiglia su tre acquisterà a saldo, con una spesa che si attestera’ a circa 113 euro a famiglia. Il giro di affari complessivo ammonterà quindi a meno di 1 miliardo di euro (per la precisione 912 milioni di euro).
I prodotti maggiormente acquistati saranno quelli necessari, a cui le famiglie hanno rinunciato finora proprio in vista delle vendite promozionali. Non c’e’ più margine per concedersi il lusso di capi eccezionali e vezzi “superflui”, gli acquisti sono orientati su capi di tutti i giorni, che è giunta l’ora di sostituire.
In ogni caso, per coloro che ne approfitteranno, è bene ricordare anche che nell’applicare i saldi bisogna rispettare alcune regole: quella base è che ogni merce deve essere equipaggiata di un cartellino nel quale il commerciante deve indicare prezzo pieno, la percentuale di saldo applicata e il prezzo scontato. Chi dovesse riscontrare o sospettare delle irregolarità può rivolgersi alle associazioni dei consumatori.
Ecco dieci consigli utili per evitare di incorrere in truffe e finte promozioni:
1. Verificare prima della partenza dei saldi il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare, se possibile fotografandolo con il cellulare, per valutare la reale convenienza dello sconto
2. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, ma confrontate i prezzi di diversi negozi
3. Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non vi consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;
4. I prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione, non delle stagioni passate. La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo
5. Occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto
6. Non esiste l’obbligo di far provare i capi. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare nel caso di capi di abbigliamento che non si possono provare
7. I commercianti in possesso del POS hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat
8. Conservate sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato
9. Problemi o “bufale” devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o ad una Associazione dei Consumatori.
10. Per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilite sempre un budget massimo per i vostri acquisti.