L’arrivo al Porto di Pozzallo del “peschereccio della morte” recuperato da Nave Grecale nel Canale di Sicilia, con a bordo almeno 30 morti, migranti rimasti intrappolati nella sala motori, schiacciati da altri passeggeri, e che hanno respirato il monossido di carbonio emesso dalle macchine, oggi è stato necessario convocare in Prefettura una riunione del Centro di Coordinamento Soccorsi.
Ecco quali decisioni sono state assunte, nella nota diramata dalla Prefettura:
Su richiesta del Prefetto, il Ministero dell’Interno ha organizzato un ponte aereo che ha reso possibile il trasferimento, nella giornata di oggi, di 246 migranti, già presenti nel Centro di Primo Soccorso e Accoglienza di Pozzallo, con due distinti voli da Comiso per Milano Malpensa.
Tenuto conto, inoltre, che nel pomeriggio di ieri erano giunti a Pozzallo altri 353 migranti, tutti ospitati nel predetto Centro, e che il Prefetto ha avuto assicurazione da parte del medesimo Ministero di ulteriori trasferimenti, nei prossimi due/tre giorni, in strutture ubicate in altre Regioni fino alla copertura di 615 posti, si può affermare che la situazione all’interno del CPSA di Pozzallo potrà tornare presto alla normalità.
In relazione alla situazione di emergenza odierna, sono stati, come di consueto, allertati tutti i soggetti coinvolti nel Piano di soccorso (Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Azienda Sanitaria, USMAF, CRI, componenti di Praesidium, Medici Senza Frontiere) e adeguatamente sensibilizzati sulla delicatezza dell’evento, rispetto al quale, pertanto, è stata richiesta la massima attenzione e collaborazione.
In merito all’arrivo delle salme al porto di Pozzallo e alla questione relativa alla loro custodia, in ragione della specifica competenza di natura giudiziaria, la Procura della Repubblica di Ragusa si è già attivata per l’immediata adozione dei necessari provvedimenti.