Si chiama “Sweetbox” ed è il nuovo “progetto” dello chef Ciccio Sultano.
Da oggi il Duomo ha un’estensione materiale ed ideale del ristorante. Sweetbox è la nuova sala pasticceria, realizzata dall’architetto romano, e da dieci anni residente a Palazzolo Acreide, Fabrizio Foti, su preciso input dello chef.
“Anche all’interno di questo nuovo spazio” ha spiegato subito Ciccio Sultano “vogliamo declinare a modo nostro la bellezza della Sicilia. Ciò che, di primo acchito, sembra avere una valenza prettamente tecnica, è invece il risultato dell’incontro tra professionisti e artisti che sono impegnati ognuno per la propria parte, a rendere vitale il mio mondo. Nel corso degli anni ci siamo resi conto della necessità, anche di natura strutturale, che il Duomo si dotasse di una zona riservata alla pasticceria.
Un luogo, interno al ristorante, ma che avesse vita propria, che fosse funzionale, ma contemporaneamente dovesse essere l’incarnazione del nostro mondo e modo di declinare la cucina. Un progetto ambizioso che è stato reso possibile grazie alla sinergia di più attori: l’architetto Fabrizio Foti, l’azienda Gerratana srl che ha materialmente realizzato gli incassi su misura, KitchenAid e il regista Ivano Fachin di Akash Produzioni che ha curato le riprese in video.
L’esigenza di ideare, sperimentare e produrre, dal pane ai dolci, è stato l’elemento primordiale che ci ha indotto a compiere questa ulteriore scommessa migliorare la nostra cura nella ristorazione”.
Così nella sala rossa all’interno del Duomo, è stata innanzitutto strutturata una scaffalatura che contiene libri, bottiglie ricercate, infusi raccolti in tutte le parti del mondo, per ognuno dei quali lo chef Sultano ha un aneddoto da raccontare. Nel retro, l’architetto Foti ha immaginato e realizzato una postazione funzionale alla preparazione della produzione pasticcera.
“Abbiamo razionalizzato gli spazi”, ha spiegato Fabrizio Foti: “ricalcando la configurazione che, seppur informale, era già rodata nella precedente sistemazione. Nel tempo abbiamo osservato, sperimentato e capito le loro misure di lavoro, dunque gli spazi, i margini di movimento, le necessità di piani su cui produrre.
Abbiamo curato la razionalizzazione dello spazio, ma anche il suo aspetto estetico con la scelta di un’unica unità materiale, tant’è che si ha una postazione unitaria in acciaio, materiale antisettico che con le straordinarie riflessioni della luce conferisce ulteriore fascino e introietta i colori della sala.
Un luogo che è diventato orgoglio dello chef, che oggi potrà accogliere i propri ospiti anche all’interno della pasticceria per assistere alle varie fasi di produzione, o solo per degustare, immaginando questa area un’estensione naturale ed ideale dello stesso ristorante”.
E l’orgoglio di Sultano è stato messo immediatamente a nudo, tant’è che nei giorni successivi all’installazione, lo chef del Duomo si è rifugiato nella sua nuova pasticceria a sperimentare, rivisitare ricette, abbinare gusti e colori, a conferire luce e contrasto a qualunque prelibatezza, sino a creare, in esclusiva, e in segno inaugurale, il suo personalissimo dolce chiamato appunto Sweetbox: un dessert che racchiude il colore e il gusto della sua Sicilia, in un continuo incontro tra passato e presente.