Non solo nave Grecale, che porta a bordo i corpi dei trenta migranti morti nella traversata di domenica, ma anche la nave Orione non è ancora attraccata, né ha ricevuto una destinazione definitiva tra i porti siciliani. Qui pare ci sia anche un sospetto caso di malattia infettiva che ha fatto gridare all’allarme virale letale.
Secondo quando riportato stamattina dal quotidiano La Sicilia, sarebbe questo il motivo per cui anche questo mezzo, per precauzione, non è ancora entrato in un porto, anche se probabilmente sarà destinato a Catania o Messina. Potrebbe trattarsi di un’influenza aviaria o, peggio, di ebola. È stato comunque attivato il protocollo sanitario e i medici specialisti sono rimasti a bordo della nave: il paziente pare sia stato isolato a bordo del pattugliatore e venga tenuto sotto controllo.
Dovrebbe invece arrivare oggi a Pozzallo la nave Grecale con a bordo una trentina di cadaveri: i migranti sono morti (ormai è quasi certo) per avere respirato monossido di carbonio: erano schiacciati sulla sala macchine, quasi fossero viaggiatori di “terza classe” tra i 590 stipati sull’imbarcazione.
Ieri pomeriggio altri 353 sono arrivati a Pozzallo: tra loro tre donne in avanzato stato di gravidanza e molti bambini.
Al giro di boa del 2014, i migranti sbarcati in Italia hanno già superato il totale degli arrivi registrato nel 2011, finora anno record: 63mila. Dati del Viminale indicano infatti che sono giunti via mare quest’anno 61.585 stranieri fino ad oggi. A questi vanno aggiunti i quasi 5.000 soccorsi nelle ultime ore dai mezzi di Mare Nostrum. Numeri che rendono sempre più reale la stima di 100mila sbarchi nell’anno, a meno di interventi sulle partenze.