Si riuniranno in queste ore i vertici provinciali e cittadini dell’Udc per prendere una decisione sul da farsi con l’Amministrazione di Modica, dopo che il capogruppo Lorenzo Giannone si è lanciato in avanti con un durissimo documento di condanna nei confronti delle “spese folli” e delle “consulenze facili” del sindaco Ignazio Abbate. “Dopo la nostra richiesta di verifica degli accordi di maggioranza, il sindaco non ci ha mai ricevuti”, conferma il segretario cittadino Giuseppe Rizzone, che nelle scorse settimane aveva formalmente aperto la crisi, da un lato per prendere le difese del presidente del consiglio Roberto Garaffa, dall’altro per contestare alcune precise scelte amministrative.
Sarà un bel banco di prova per la maggioranza la seduta di oggi pomeriggio del Consiglio comunale, in programma alle 17 con all’ordine del giorno un punto tutt’altro che secondario: il conto consuntivo 2013. Non è irrilevante, in questo senso, proprio la geografia della maggioranza: in quota Udc in Consiglio comunale ci sono solo tre consiglieri, dopo la fuoriuscita del quarto degli eletti, Giorgio Modica. Oltre al capogruppo Giannone e al presidente del Consiglio Roberto Garaffa, la terza è però l’assessore ai servizi sociali Rita Floridia, la quale probabilmente deciderà di restare “fedele” alla linea del sindaco. Abbate, dunque, potrebbe ugualmente avere i numeri per andare avanti, “trascurando”, come ha fatto sinora, lo scalpitante Udc.
Nel frattempo non sono mancati i commenti dell’opposizione alla nota di Giannone. “Sono dichiarazioni che non possono passare inosservate”, commenta Alessio Ruffino di Modica grande di nuovo: “Innanzitutto perché fatte dal capogruppo del partito che ha voluto, sponsorizzato e sostenuto la candidatura di Abbate, e subito dopo perché segnano la fine di un’esperienza politica che vede adesso il sindaco sostenuto solo da una maggioranza autoreferenziale, a meno di voler dare conto alle voci di corridoio che raccontano di un Pd pronto, dopo averlo aspramente criticato, ad accoglierlo tra le proprie fila. Ma – continua Ruffino – è il contenuto delle critiche ad impressionare. Si tratta della certificazione interna alla coalizione di ciò che abbiamo sempre sostenuto: la natura incontrollata ed incontrollabile delle spese di Abbate”.
E il capogruppo di Sel Vito D’Antona: “Prendiamo atto che l’Udc abbia acquisito la consapevolezza della gravissima situazione finanziaria al Comune di Modica e preso coscienza della altrettanta disinvoltura e superficialità con la quale viene affrontata dal sindaco e dalla Giunta. Anche il conto consuntivo 2013 e il bilancio di previsione 2014, rispondono alla linea della sopravvalutazione delle entrate e dell’espansione della spesa. Proprio in questi giorni i due documenti contabili devono essere discussi in Consiglio Comunale; auspichiamo che l’Udc, nell’interesse della città e coerentemente con quanto dichiarato dal suo capogruppo, tragga le dovute conclusioni di quanto espresso e sostenga una inversione di rotta ed una azione di risanamento finanziario, tanto richiesta”.
[Fonte: La Sicilia]