“Abbate è il sindaco delle spese folli e degli incarichi facili”. Parola dell’Udc

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“Spese folli e incarichi facili: il sindaco ci pensi, prima che sia troppo tardi!”. L’attacco dell’Udc ad Abbate stavolta è frontale, non passa attraverso richieste a mezza bocca di verifiche degli accordi di maggioranza com’era accaduto nei giorni scorsi, ma attraverso una denuncia a viso aperto di ciò che non va nell’Amministrazione, che sa di definitiva spaccatura. A firmarlo è il capogruppo dell’Udc Lorenzo Giannone, che ha oggi ha reso pubblica questa lettera aperta:

Ad un anno esatto dall’insediamento dell’amministrazione Abbate rimangono ancora irrisolti alcuni nodi centrali legati al bilancio dell’ente e che nonostante le continue feste, eventi, scerbature e concessione di contributi a pioggia alla maggior parte dei questuanti ricevuti nel gabinetto del primo cittadino, rimane tutt’ora un bilancio sul quale pesano dubbi perplessità e severi giudizi della magistratura contabile.
Da più parti tra i cittadini, i fornitori e soprattutto i dipendenti comunali è ormai da tempo forte la perplessità sul futuro della città e dell’ente stesso, attese le continue spese del sindaco Abbate che anziché continuare sulla strada dei sacrifici, del risparmio della razionalizzazione delle voci di bilancio, continua ad autorizzare spese per ogni occasione, pur di dimostrare ai suoi concittadini le sue capacità di governo che spesso invece, lì dove dovrebbero esser dimostrate per davvero, falliscono miseramente, come il caso ad esempio del Consorzio dei Comuni del cui progetto della città della Contea nessuno, in pratica, dei sindaci iblei ha dimostrato entusiasmo ed interesse. L’ultimo colpo di teatro del sindaco, riguardante la pavimentazione di tratti di strada della rete urbana mal conci ma non al punto tale di richiedere simili interventi, ha rappresentato per molti concittadini forte motivo di preoccupazione poiché sono passati da molto i tempi i cui alcuni modicani con le fette di prosciutto negli occhi, applaudivano incondizionatamente ad ogni iniziativa e se ne compiacevano. Adesso, cittadini e dipendenti pubblici chiedono con fermezza di capire come stanno le cose, se nella redazione del bilancio di previsione del 2014 approvato dalla Giunta, siano stati rispettati tutti gli obblighi di legge che impongono al comune di Modica di agire con molta cautela e attenzione. Sarebbe infatti un grave errore politico aver avviato da un lato le procedure di prepensionamento per 79 dipendenti comunali salvo poi dall’altro continuare a sperperare le economie che potrebbero derivare da questa operazione, in attività ludico ricreative che altro fine non hanno se non quelle di continuare a proiettare una immagine del primo cittadino sempre alta e meritevole eventualmente di nuovi incarichi più prestigiosi ed importanti. Sarebbe grave se le velleità, legittime per carità, del sindaco Abbate, dovessero trovarsele a pagare, i dipendenti pubblici per i quali la puntualità di pagamenti degli stipendi e delle spettanze varie sta iniziando a vacillare e la città che potrebbe subire l’onta di una possibile dichiarazione di dissesto da parte della corte dei conti ed in ultimo persino i suoi ignari assessori che piuttosto che redarguire il primo cittadino , magari amichevolmente sulle sue spese, continuano ad avallarne ogni iniziativa come in ultimo la nomina a consulente legale del Prof. Antonino Barone il quale si dovrebbe occupare della questione economica presso la Corte dei conti. Tale incarico, che non risulta nemmeno essere il primo, dimostra purtroppo molte tesi: la prima che la questione economica è più che risolta se si è dovuto far ricorso ad un professionista esterno, la seconda che l’ufficio legale dell’ente non sarebbe altezza di un così gravoso compito, cosa di cui dubito profondamente, e terzo che si continua imperterriti sulla strada delle consulenze facili seppur ammantate di urgenza ed importanza.

Chiediamo a questo punto di valutare se sia il caso di confermare tale consulenza al professor Barone dato che la stessa crea una sorta di ingorgo di incarichi in capo ad una sola famiglia. E’ noto infatti a tutti che l’eminente prof Antonio Barone è figlio del più noto professor Uccio Barone attuale presidente della Fondazione Grimaldi e cognato di uno degli ex articolisti in carico al comune di Modica che oggi ricopre l’incarico di posizione organizzativa. Trasparenza nella pubblica amministrazione imporrebbe forse una migliore distribuzione degli incarichi nonostante la indubbia valenza culturale della famiglia Barone che non manca di apportare un indubbio valore aggiunto a questa amministrazione che proprio per cultura non si è fino ad ora certo distinta.