Ragusa è la provincia siciliana in cui è più alta la percentuale di indebitamento rispetto al reddito familiare: i dati sono quelli diffusi da Banca d’Italia sugli impieghi bancari (ovvero tutte le operazioni attraverso cui le banche concedono risorse finanziarie, es: aperture di credito in conto corrente, mutui attivi, crediti ipotecari, prestiti personali, leasing, anticipi su fatture, ecc.).
Anche se la situazione risulta leggermente migliorata rispetto al passato, lo scarto resta notevole: l’indebitamento rispetto al reddito familiare, che nel 2012 era del 167,9%, nel 2013 è sceso al 157,6%.
Persino la provincia di Catania ha una percentuale di indebitamento inferiore: 160,5% nel 2012, che è scesa al 148,2% nel 2013.
Ecco i dati provincia per provincia:
Questi dati sono stati tra quelli discussi nel corso del convegno “Sdebitiamoci. Sovraindebitamento e recupero crediti: analisi e prospettive“, organizzato da Federconsumatori 1l 24 giugno a Roma.
E cascano a pennello proprio rispetto a una “grande vittoria” ottenuta da Federconsumatori Catania: proprio il 23 giugno scorso il giudice del Tribunale di Catania ha emesso una sentenza che applica la legge 3/2012 a favore di una famiglia sovra indebitata. Il giudice omologa quello che si chiama “Piano del Consumatore”, per una riduzione dell’importo del debito, delle rate e degli interessi. Si tratta in pratica della possibilità di ottenere l’approvazione di un piano volontario di ristrutturazione del debito per famiglie sovra-indebitata “a seguito della necessità di contrarre altre obbligazioni per far fronte a debiti precedenti e per sopperire alle esigenze di sopravvivenza dei familiari. Escluso che il sovra-indebitato avesse assunto l’iniziale indebitamento senza la ragionevole prospettiva di potervi fare fronte”.
