Avere una “white list”, un elenco affidabile di imprese certamente al riparo da controlli e connivenze di natura mafiosa, sarebbe tanto più importante in Sicilia, dove nel campo degli appalti pubblici, ma anche dei servizi privati, questo rischio è ben lungi dall’essere scomparso.
Eppure i dati resi noti dal segretario regionale della Fillea Cgil Franco Tarantino, al convegno di Legacoop Sicilia che si è tenuto a Palermo, dicono tutto il contrario: soltanto 120 imprese in Sicilia sono iscritte nella “white list”, a fronte – per esempio – delle 32 mila iscritte in Emilia Romagna (con un rapporto dello 0,37%).
L’iscrizione, del resto, al momento è ancora su base volontaria.
La “white list” è in sostanza un elenco di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa, operanti nei settori esposti maggiormente a rischio previsto dalla legge 6/11/2012, n. 190 e dal D.P.C.M. del 18 aprile 2013. L’iscrizione soddisfa i requisiti per l’informazione antimafia: assenza di una delle cause di decadenza, di sospensione o di divieto di cui all’art. 67 del D. Lgs. 6 settembre 2011, n.159 (Codice Antimafia) e assenza di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa.
Questi sono, in particolare, i numeri della Sicilia: 30 aziende iscritte a Catania, 20 ad Agrigento ed Enna, 6 a Trapani, 11 a Caltanissetta e Palermo, 7 a Siracusa, 15 a Ragusa, mentre non risultano iscrizioni a Messina.
In Provincia di Ragusa, sono appunto 15 le aziende che si sono volontariamente iscritte alla white list, consultabile sul sito della Prefettura: 7 a Ragusa, 3 a Chiaramonte Gulfi, 1 ad Acate, 1 a Vittoria, 1 a Comiso, 1 a Pozallo e 1 a Ispica. Ognuna di loro, però, svolge diversi servizi e dunque le si può trovare catalogate a seconda della tipologia.
In particolare ce ne sono 7 nella lista “Trasporto di materiali a discarica per conto terzi“, 5 nella lista “Trasporto e smaltimento di rifiuti per conto terzi“, 8 nella lista “Estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti“, 5 nella lista “Confezionamento, fornitura e trasporto calcestruzzo e bitume“, 8 nella lista “Noli a freddo di macchinari“, 4 nella lista “Fornitura di ferro lavorato“, 8 nella lista “Noli a caldo“, 7 nella lista “Autotrasporto per conto terzi“.
E questa è la mappa della loro presenza sul territorio: