La scuola è finita, ma che fine hanno fatto i rimborsi per gli autobus?

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Secondo il calendario la scuola è finita, secondo le tasche dei genitori degli studenti pendolari di Vittoria e Scoglitti siamo ancora a gennaio.
Si, perché il Comune deve ancora rimborsare alle famiglie i soldi anticipati per gli abbonamenti di tutto il 2014, versati per permettere ai ragazzi di spostarsi in autobus e frequentare le lezioni nei comuni vicini.

La storia non è nuova e i motivi sono noti: da un lato le casse in rosso del Comune, dall’altro i tempi della burocrazia. Rispetto al passato, però, c’è la drammatica novità del numero crescente di nuclei familiari mono reddito o in cui, addirittura, nessuno dei due genitori ha un lavoro. In quei casi la situazione si fa davvero difficile, soprattutto se i figli ai quali garantire il sacrosanto diritto allo studio sono più di uno. L’ultimo mandato di pagamento del Comune di Vittoria risale alla fine di febbraio, periodo nel quale sono stati saldati i mesi da settembre a dicembre 2013.
Da allora il nulla e nessuna notizia certa su quando le somme anticipate saranno versate. Non è da escludere che, come l’anno scorso, si debba aspettare fino a settembre, momento in cui le famiglie sono alle prese con l’acquisto dei libri e del corredo scolastico e quelle poche centinaia di euro non fanno nemmeno in tempo a metterle in tasca.

Il problema è stato, più volte, portato all’attenzione del consiglio comunale di Vittoria e della pubblica opinione dal consigliere (ex La Destra, ora Fratelli D’Italia) Andrea Nicosia che, nell’ultimo comunicato stampa divulgato sull’argomento, parla di una “Amministrazione incapace di gestire la situazione e di una condotta inaccettabile” dato che, a settembre 2013, aveva garantito che quest’anno il problema non si sarebbe presentato.
“Allo stato attuale” spiega Nicosia “c’è solo una determina del dirigente del settore Politiche Culturali e Socio Assistenziali datata 14 maggio, per i rimborsi da gennaio a marzo 2014, trasmessa alla Ragioneria del Comune. Per i mesi di aprile e maggio (giugno e settembre di solito non vengono rimborsati o solo parzialmente) non è stata fatta ancora neanche la determina quindi i tempi si annunciano nettamente più lunghi. Sono centinaia le famiglie dell’ipparino alle prese con questo problema”.

Ma a quanto ammontano queste somme? Dipende, ovviamente, dalla città che si deve raggiungere. Per Ragusa il biglietto giornaliero dell’autobus costa 5.90 euro, l’abbonamento settimanale 25,60 euro. Si tratta, quindi, di circa 100 euro al mese che il Comune, però, rimborsa solo all’80%. Per il periodo gennaio/maggio 2014, quindi, sono circa 400 euro.

“Non stiamo parlando di cifre esorbitanti”, racconta la mamma di una studentessa di Vittoria che ha appena finito di frequentare il secondo anno dell’I.I.S Galileo Ferraris di Ragusa “ma in questo momento io e mio marito siamo entrambi disoccupati e rappresenterebbero una piccola boccata di ossigeno. Ogni anno siamo costretti a fare i salti mortali per permettere a nostra figlia di studiare e ci sono famiglie, come quelle che vivono a Scoglitti, che hanno pure le spese aggiuntive del tratto Scoglitti-Vittoria. Ogni volta, all’inizio dell’anno scolastico, cerchiamo di sbrigare nei tempi tutte le pratiche e ogni tre mesi, puntualmente, presentiamo gli scontrini. Poi, però, non solo per i rimborsi dobbiamo attendere tempi biblici ma spesso anche il servizio è scadente. Più volte, infatti, è capitato che il bus abbia lasciato i ragazzi a Comiso e i genitori siamo dovuti correre a prenderli”.