Rubava le offerte fatte alla chiesa del parroco di Ragusa Ibla che più volte lo aveva aiutato: incastrato dal video e colto in flagranza dalla Squadra Mobile, un 49enne pluripregiudicato ragusano è stato nuovamente arrestato.
Questo è il comunicato divulgato dalla Questura:
La Polizia di Stato di Ragusa – Squadra Mobile – ha tratto in arresto il pluripregiudicato Armando Rustico, 49enne ragusano, in quanto si è reso responsabile di furto aggravato commesso ai danni della Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio di Ragusa Ibla. A seguito di recenti episodi di furti e danneggiamenti ai danni di chiese ed altri Istituti di culto, il Questore di Ragusa Giuseppe Gammino ha raccolto il “grido” d’allarme dei parroci del centro cittadino, dando precise direttive agli uffici addetti al controllo del territorio ed alla Squadra Mobile per le conseguenti indagini. Incrociando i dati raccolti dalla Squadra Volanti e dalla Squadra Mobile è stato possibile individuare quali, potenzialmente, potevano essere le prossime vittime di furti e per questo motivo veniva prestata particolare attenzione alla zona di Ragusa Ibla patrimonio dell’Unesco. L’attenta attività di osservazione degli uomini della Squadra Mobile (che operano in borghese per “confondersi” tra i cittadini) negli ultimi giorni ha permesso di individuare un pericoloso pregiudicato (Rustico Armando) che si aggirava con fare sospetto nel suddetto centro storico. La sua frequentazione della chiesa e gli immediati contatti con il parroco da parte degli agenti di Polizia, hanno fatto presumere che stesse per pianificare un’attività delittuosa ai danni dell’edificio di culto, per tanto veniva installata dalla Polizia Scientifica una telecamera di videosorveglianza all’interno della sacrestia dove vengono di solito custoditi gli oggetti di valore. Sono bastati pochi giorni di attività di Polizia Giudiziaria per cogliere con le mani nel sacco il “Robin Hood” al contrario, ovvero colui che ruba ai poveri (erano le offerte dei fedeli da destinare ai bisognosi) per dare si, ma a se stesso. La gravità del fatto si evince non solo per la premeditazione, per aver commesso il furto ai danni di una chiesa e del suo parroco, ma in particolar modo è la gravità morale del suo gesto. L’arrestato ha rubato i soldi delle offerte dei fedeli che il parroco destinava ai più bisognosi, soldi che più volte erano andati anche a lui che si presentava per chiedere aiuto fingendo di essere in difficoltà quando invece stava pianificando il furto. La dinamica del furto alle ore 09,50 circa di ieri, uno degli investigatori della Squadra Mobile notava RUSTICO giungere in piazza Repubblica ed entrare all’interno della chiesa (cosa alquanto strana visto che non c’era alcuna funzione religiosa in atto) e prima di accedere si guardava con fare sospetto. In considerazione del comportamento del pregiudicato iniziava una radiocomunicazione con altro collega che nelle more stava accedendo in chiesa per constatare se vi fossero stati eventuali furti ed il funzionamento della telecamera. RUSTICO entrava nella chiesa e dopo avere temporeggiato nella navata centrale, così come se stesse aspettando di rimanere da solo, si dirigeva all’interno della sacrestia. Gli operatori di Polizia si separavano, uno era pronto ad intervenire fuori e l’altro lo osservava mentre entrava in sacrestia, neanche dopo 10 secondi Rustico usciva e si dirigeva a gran velocità verso l’uscita della chiesa. Avvisato nel contempo il poliziotto all’esterno Rustico veniva bloccato in Piazza Repubblica mentre provava a far perdere le proprie tracce aumentando il passo. Rustico riferiva di non aver fatto nulla e che aveva cercato il parroco al momento assente. In considerazione del fatto che poco tempo prima era già stata installata una telecamera, visionando sul posto le immagini, era possibile appurare che con un’azione che durava pochi secondi Rustico prendeva un breviario appoggiato sulla scrivania e dopo averlo aperto si impossessava delle banconote presenti al suo interno riponendole nella tasca dei pantaloni. Subito dopo essersi impossessato del denaro, riponeva il breviario sulla scrivania e si avviava verso l’uscita. Dopo l’attenta e rapida visione del filmato che dimostrava l’evento delittuoso commesso da RUSTICO, lo stesso veniva sottoposto a perquisizione personale che dava esito positivo, infatti nella tasca dei pantaloni destra del RUSTICO, venivano rinvenute delle banconote per un totale di euro 210,00. Le ulteriori indagini consentivano di accertare che all’interno del predetto breviario, il parroco è solito riporre delle banconote relative ad offerte che gli vengono date dai fedeli e che lui diverse volte aveva elargito al RUSTICO Armando il quale in più occasioni si era recato in chiesa dicendosi bisognoso. In sede di denuncia, infatti, il sacerdote ha riferito di avere ricevuto più volte il RUSTICO sia in chiesa che in sacrestia al quale in quest’ultimo periodo aveva donato delle piccole somme di denaro. È quindi possibile supporre che Rustico avesse ben pianificato il furto essendo a conoscenza del fatto che il parroco custodisse in sacrestia del denaro e con molta probabilità anche dell’esatto luogo poiché come ripreso dalle immagini è andato a colpo sicuro a prendere il breviario. Il parroco dopo aver presentato denuncia poteva così rientrare in possesso del denaro rubato ai veri bisognosi ed a loro distribuirlo in caso di necessità.