Dopo l’approvazione del regolamento sulle madri di giorno, ieri sera in Consiglio comunale, questo è il commento del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle:
Pretestuosa e artatamente strumentale l’azione messa ieri sera in campo dall’opposizione sulla discussione dei regolamenti “madri di giorno” tesa ad allungare i tempi, al punto da emendare e sub emendare la loro stessa proposta sul regolamento presentato.
E’ la sintesi del pensiero del gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle, relativamente all’ingiustificato allungamento dei lavori consiliari di ieri sera, caratterizzati da discussioni e dibattiti improduttivi per l’istituzione dei nidi in famiglia.
L’opposizione ha volutamente annullato il lavoro propedeutico che era stato compiuto nelle sedute di commissione che si erano tenute nei mesi antecedenti alla discussione in aula dei due atti, ricordiamo uno quello a firma dell’opposizione e l’altro varato dalla giunta e sostenuto dalla maggioranza consiliare.
Addirittura in alcuni passaggi, quasi a volere per forza di cose creare una contrapposizione netta tra le madri di giorno e il servizio reso dai nidi, si è rasentata l’approssimazione, che poi si è tradotta nella presentazione di sub emendamenti agli emendamenti, da loro stessi prodotti.
Un gioco al ribasso che ha fatto perdere tantissimo tempo in aula, facendo passare in second’ordine – da parte della minoranza – la reale necessità di normare un regolamento che non ha precisi riferimenti legislativi su scala regionale.
Ragion per cui, dopo le conseguenti bocciature che ne sono seguite da parte della maggioranza, si è proceduto a varare la proposta della giunta, che peraltro introduce due elementi essenziali ed innovativi, il primo relativo al numero di bambini che ciascuna madre di giorno può gestire, ossia fino ad un massimo di cinque, e l’altro recependo una norma contro la pedofilia, che impegna quanti sono a contatto con i minori a fornire, previa approvazione dell’autorizzazione ad esercitare il servizio, il certificato del casellario giudiziario del tribunale, oltre ai requisiti previsti dalle norme vigenti in materia.
Dispiace solo dover constatare che anche su questi argomenti, di portata sociale, si debba registrare sempre una contrapposizione che non porta a nulla, se non la ricerca a tutti i costi di una paternità da dare all’atto. Sarebbe bastato, a suo tempo, accogliere la proposta che la maggioranza aveva formulato di lavorare ad un’unica proposta cercando di migliorarla e renderla funzionale, piuttosto che trascorrere intere ore a discutere emendamenti e sub emendamenti poco funzionali, che non hanno prodotto altro che l’allungamento dei lavori consiliari, dimenticando il benessere primario dei fruitori del servizio, ossia i bambini.Gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle