A Modica maggioranza a rischio: aria di rottura tra l’Udc e Abbate

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Sembra sul punto di spezzarsi la corda che tiene uniti Ignazio Abbate da un capo e l’Udc modicano dall’altro: pare che il sindaco l’abbia infatti tirata troppo, dal punto di vista di quello che dovrebbe essere, almeno fino a prova contraria, il suo partito di riferimento.

La tensione crescente che c’è stata tra il sindaco Abbate e il coordinatore cittadino Rizzone – un caso su tutti, riguardo alla questione dei Liberi Consorzi – ricalca quella che si consuma in Consiglio comunale tra i consiglieri delle liste civiche che fanno riferimento al sindaco e il presidente Roberto Garaffa, che è invece pienamente organico al partito dello scudo crociato.
Dopo le ultime minacce di una sfiducia che, se non formale, appare sostanziale e politica, nei confronti del presidente Garaffa, Rizzone aveva già annunciato che la cosa non sarebbe rimasta priva di conseguenze e ieri si è deciso a scrivere formalmente una lettera ad Abbate e ai “suoi” capigruppo, Andrea Caruso e Piero Covato, aprendo nei fatti la crisi all’interno della maggioranza.

Con questa lettera Rizzone chiede un urgente incontro di verifica politica e programmatica, citando tutte le ragioni di quello che lui definisce “un sempre maggiore scollamento nell’azione amministrativa della coalizione in seno all’amministrazione comunale”. Il coordinatore dell’Udc parla di “mancato raccordo politico sulle scelte operate dalla giunta, senza neppure una informativa, come si converrebbe all’interno di quella che va oltre una semplice coalizione politica”, e di “continui e reiterati attacchi al Presidente del Consiglio anche in sede istituzionale e sulla stampa”.

“Scelte di grande rilevanza politica e mediatica come la posizione sui Liberi Consorzi, su Expo 2015, sul bilancio, sul piano traffico per la chiusura del ponte Guerrieri, che avrebbero dovuto implicare quantomeno un tavolo di raccordo della coalizione sono state effettuate in modo unilaterale e non collegiali”, continua Rizzone: “Il tutto in un atteggiamento non collaborativo e di coinvolgimento verso l’Udc, che ha sempre assunto un atteggiamento di leale, coerente e pieno sostegno al sindaco ed alla amministrazione mediante anche le massime espressioni nazionali e regionali e provinciali del partito”. Da tutte queste considerazioni discende la richiesta di verifica, come conclude Rizzone: “L’Udc ha valutato non idoneo tale scollamento ritenendo indispensabile un momento di confronto politico sul modo e la disponibilità di tutti i soggetti della coalizione al rapporto che deve essere attuato nel prosieguo dell’impegno o verificare se siano mutate tali disponibilità”.

Va ricordato che l’Udc esprime all’interno della coalizione tre consiglieri, tra cui il presidente Garaffa (il quarto, Giorgio Modica, si è dichiarato indipendente proprio nei giorni scorsi) e l’assessore Rita Floridia.

[Fonte: La Sicilia]