“Mio padre dopo 32 anni è tornato in questo territorio. Intitolargli l’aeroporto di Comiso è un riconoscimento che lo avrebbe onorato perché lui era stato sempre legato a questa zona della Sicilia dove per 55 anni aveva fatto fatto battaglie per lo sviluppo economico e sociale dell’Isola contro un sistema di potere politico-mafioso”.
Lo ha detto Franco La Torre, figlio di Pio, il segretario del Pci ucciso dalla mafia nell’82, intervenendo alla cerimonia di reintitolazione dello scalo di Comiso alla memoria di suo padre.
“La grande intuizione di mio padre” aggiunge Franco La Torre “fu quella di aver capito l’importanza ad uso civile di un’area dove sorgeva prima una base missilistica della Nato. Se quei missili fossero esplosi avrebbero distrutto l’intera umanità ed essersi intestato quella battaglia è stato un atto coraggioso e di grande civiltà”.
E anche Pietro Grasso, presidente del Senato, ha voluto ricordare il politico siciliano, presentando niente meno che una “mozione La Torre”: “Via da subito e per sempre i vitalizi ai politici condannati per mafia e corruzione ed estendere decadenza e incandidabilità alle elezioni nazionali”.
Il presidente del Senato sulla reintitolazione dell’aeroporto ha aggiunto: “Come siciliano ho vissuto con rammarico la vicenda. È stato contestato il fatto che era un politico” ha detto Grasso “ma ne avessimo oggi di politici così…”. E poi: “Pio La Torre era prima di tutto un siciliano, che ha dato tanto per la sua terra. Sono orgoglioso di essere presente a questa cerimonia alla quale partecipo in maniera sentita e solenne”.
Qui le parole del Presidente del Senato Piero Grasso. Il VIDEO
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