Il drappo rosso l’hanno tirato giù il sindaco di Comiso Filippo Spataro e il presidente del Senato Pietro Grasso: dalle 11 di questa mattina l’aeroporto degli Iblei porta di nuovo il nome di “Pio La Torre”.
Per l’occasione uno stuolo di autorità civili e militari è arrivato a Comiso, insieme anche a buona parte della Giunta regionale (assente però il presidente Crocetta) e al ministro della Giustizia Andrea Orlando.
“Ci riprendiamo ciò che ci era stato tolto, per questo ho accettato con vero entusiasmo questo invito”, ha detto Grasso: “Lo facciamo con un atto solenne, ma con partecipazione emotiva non indifferente”.
Il sindaco Spataro ha letto i messaggi giunti dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha definito La Torre “uno dei figli più coraggiosi della Sicilia” e quello del Presidente della Camera Laura Boldrini, che ha ricordato come si tratti di “una figura su cui non possono esserci contrapposizioni politiche”.
“Si tratta di un punto di riferimento per la politica di questo Paese“, ha aggiunto il ministro Orlando: “Anche se ci è voluto troppo tempo, riconoscendo il valore di quest’uomo riconosciamo anche quello dell’unità della lotta alla mafia”.
Nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito all’inaugurazione, il sindaco Filippo Spataro ha ricordato di aver conosciuto personalmente La Torre, protagonista della lotta contro l’installazione dei missili Cruise: “Al di sopra di ogni sciocca polemica politica, La Torre giganteggia per il suo esempio civico”.
E proprio Comiso, questa mattina, il Presidente del Senato Pietro Grasso ha lanciato la proposta di una “mozione La Torre” contro la corruzione. “L’Italia è un Paese che ha saputo, quando c’è stata la volontà politica, trovare le misure: più che in Daspo proposto da Renzi, bisogna decidere di estendere i termini della decandenza dalle cariche, uniformare le condizioni di incandidabilità e comiciare, innanzitutto, dal togliere il vitalizio a tutti coloro che sono stati condannati per mafia o corruzione”.
Qui le parole del Presidente del Senato Piero Grasso. Il VIDEO
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