Anche se c’è già una proposta d’acquisto, quel che è certo è che la singolare e provocatoria idea di mettere in vendita l’intera Sicilia – come un gruppo di giovani isolani stanno provando a fare su eBay – pur se venisse concretizzata, non sarebbe nemmeno lontanamente sufficiente a pagare tutti i debiti della Regione Siciliana: la quotazione attuale, infatti è data a quasi 5 milioni di euro, quando al Governo regionale ne servirebbe quasi un miliardo per venir fuori dalla crisi finanziaria.
L’oggetto – della superficie esatta di 25.832 metri quadri – risulta “nuovo, non usato, non aperto e non danneggiato” e con una sola controindicazione: “il venditore non accetterà la restituzione”.
Insomma, se ci hanno provato il Governo con le spiagge e i beni pubblici, la Grecia con le sue isole e il Partenone e ci è persino riuscito Totò con la fontana di Trevi, perché non provarci con la Sicilia?
Ma i titolari di questa curiosa provocazione, che poi non sono altro che i promotori dell’associazione culturale Viva Sicilia e del sito web www.vivasicilia.it, chiariscono subito le intenzioni: “Non potendo noi mettere in liquidazione la Sicilia, fosse solo per il fatto di non passare per truffatori, non possiamo che vendere la nostra professionalità, la dedizione, la passione e l’orgoglio con i quali valorizziamo la nostra terra”.
Un modo, insomma, per invitarci ad aprire gli occhi sul fatto che, pur non trovandoci 4 milioni e 992 mila euro in tasca, ognuno di noi è chiamato a dare un contributo per “vendere” la Sicilia fuori dai suoi confini: prima che arrivi qualcun altro, come Farinetti non molto tempo fa, a insegnarci come trasformarla in una nuova Sharm-el-Sheik.