Il “compagno” Rosario Zocco compie cent’anni e al circolo Di Vittorio di Modica Alta, storica roccaforte “rossa”, si fa festa. “Don Sariddu” è infatti la memoria storica di Modica Alta, lavoratore e combattente, forse il più anziano anche per militanza nella Cgil.
E per la festa del suo primo secolo, sabato scorso sono arrivati il segretario generale dello Spi Cgil di Ragusa, Roberta Malavasi, e il presidente provinciale dell’Auser Giuseppe Stella, oltre al sindaco Ignazio Abbate e all’assessore ai Servizi sociali Rita Floridia.
Il signor Rosario Zocco, tuttora lucidissimo e come sempre impegnato sul fronte sociale e politico (ogni mattina è immancabile la sua presenza al circolo Di Vittorio per la lettura dei giornali e il commento sulle notizie nazionali e locali), è anche l’unico testimone vivente dell’eccidio di Passo Gatta, commemorato proprio il giorno precedente con il consueto racconto della sua testimonianza: sebbene fosse ancora bambino, infatti, Don Sariddu ben ricorda e con minuzia di particolari racconta quel 29 maggio del 1921 quando, dopo un comizio in contrada Passo Gatta, la colonna dei lavoratori fu presa d’assalto da nazionalisti e guardie regie, determinando l’uccisione di sette braccianti modicani (Francesco Caccamo, Raffaele Ferrisi, Carmelo geloso, Luigi Azzarelli, Carmelo Vacirca e Carmelo Pollara) e la condanna degli altri.
Anche lo storico Giancarlo Poidomani ha partecipato al compleanno, cogliendo l’occasione per una excursus sul “secolo breve”, che il signor Zocco ha attraversato praticamente per intero.
Oltre al serio, non è mancato il faceto: la torta dei 100 anni di Don Sariddu Zocco è stata accompagnata dalla fisarmonica di Carmelo Cavallo e dalla performance teatrale di Enzo Ruta in: “Turiddu Ciaramunti, classe 1896”.
[Fonte: La Sicilia]