È stato trovato impiccato, in stato di decomposizione, il corpo di Salvatore Cultrera, il 22enne falegname di Giarratana di cui non si avevano più notizie da quasi 10 giorni.
È stata una segnalazione ad avvertire le forze dell’ordine che si sono prontamente recate sul posto: una casa disabitata in un viottolo senza uscita, sul retro della chiesa madre a Giarratana, in mezzo ad un campo incolto. Sul posto Carabinieri e Squadra Mobile di Ragusa, insieme al medico legale che ha subito proceduto all’ispezione cadaverica. Ma non si esclude che potrà essere disposta l’autopsia per capire e accertare le cause del decesso su cui continua ancora l’attività di indagine.
Sul collo del giovane, infatti, il medico legale avrebbe trovato ecchimosi. Le indagini adesso dovranno chiarire se le ecchimosi siano da addebitare alla corda o a una collattuzione che il ragazzo avrebbe potuto avere prima. Ovviamente, per adesso, si tratta solo di ipotesi che potranno essere confermate o meno dall’autopsia.
Una macabra scoperta, quella fatta nella tarda mattinata di oggi, che ha scosso tutta la comunità del piccolo paese montano che sperava ancora di ritrovare il giovane in vita. Pare, quindi, che il ragazzo non si sia mai allontanato dalla sua città, fin dal giorno della sua scomparsa.
Dalle ultime ricostruzioni dei fatti, le forze dell’ordine avevano potuto appurare che Salvatore la sera di venerdì 23 maggio aveva dato appuntamento ai suoi amici alle 21.30, in piazza, ma allo stesso tempo aveva fissato un altro appuntamento con una persona a Ragusa: una incongurenza non chiarita da nessuno e che ha creato difficoltà agli investigatori. Il giovane prima di uscire di casa era particolarmente agitato, diverso dal solito ma nessuno ha capito il perché, neanche gli amici ad eccezione di questo debito confessato a pochi.
La preoccupazione di amici e familiari è nata la mattina del sabato quando è scattato l’allarme da parte della madre che ha iniziato le ricerche per Giarratana insieme ad alcuni amici fino ad arrivare a presentare denuncia alla Stazione dei Carabinieri. Da quel giorno le ricerche hanno interessato tutto il territorio provinciale 24 ore su 24, fino a questa mattina, quando una segnalazione ha allertato la polizia che ha fatto la tragica scoperta.