Il sindaco di Modica Ignazio Abbate non è d’accordo con la bozza dell’ordinanza per le emissioni sonore in vista dell’avvio della stagione estiva, di cui nei giorni scorsi si è discusso tra i sindaci iblei e il prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, alla presenza anche dei vertici provinciali delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, delle polizie municipali, dei dirigenti dell’Arpa di Ragusa e della Camera di Commercio, dei rappresentanti di Confcommercio e della Confesercenti. “Rispetto alle condizioni che ha indicato la Prefettura per l’emissione sonora nei locali in estate, ovvero fino all’una di notte nei centri storici e nelle zone balneari e fino alle due di notte solo il sabato sera e nella fascia costiera, noi intendiamo presentare un’altra proposta” spiega Abbate . “Al fine di favorire lo sviluppo delle attività commerciali e sostenere la presenza di iniziative e di manifestazioni nella stagione estiva, chiederemo di ampliare l’emissione sonora dal 20 luglio al 20 agosto fino alle 2 di notte”.
Abbate precisa che questa proposta nasce anche nel contesto di una più ampia concertazione tra l’amministrazione comunale e i commercianti di Marina di Modica, che ha visto già diversi incontri nei quali sono stati presi impegni precisi rispetto alle strategie di rilancio della frazione: “Fra le altre cose” spiega Abbate “abbiamo spinto i commercianti a stabilire tra loro una vera rete, che nei fatti prima d’ora non si era mai concrettizzata, in modo che anche come Comune possiamo sostenere le loro iniziative, al pari di come facciamo con i centri commerciali naturali istituzionalmente riconosciuti nell’ambito cittadino”.
Al termine del confronto in Prefettura, il sindaco Abbate ha portato all’attenzione del Comitato provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica e del prefetto Annunziato Vardè, la questione più generale della sicurezza in città. “Sono soddisfatto dell’esito di quest’ultimo incontro. Mi è stato garantito”, continua il primo cittadino “che le forze dell’ordine intensificheranno i controlli sul territorio, incrementando i posti di blocco. È necessario agire contro i furti e la microcriminalità che nell’ultimo periodo hanno creato paura tra la popolazione”.
[Fonte: La Sicilia]