“La Sicilia è una terra all’asta, non abbiamo più tempo, non possiamo più aspettare. È solo una questione di legittima difesa”. Per questo il Comitato “No aste” e i Forconi hanno convocato un incontro con le imprese che si terrà lunedì 26 maggio, alle 20.00, nella sala mensa del centro direzionale Asi Modica-Pozzallo. Insieme hanno già cercato, nei giorni scorsi, di impedire che a Modica si svolgessero altre due aste, ma in uno di questi casi il tentativo, almeno per il momento, è fallito, dato che è stata presentata un’offerta di poco più di 200 mila euro per l’acquisto di una villa di un imprenditore del valore di oltre 800 mila.
“Andremo avanti” spiega Marcello Guastella del Comitato “No aste”, dato che “abbiamo già impedito che casi come quelli delle famiglie Pacetto, Melissa, Iacono e Orlandini trasformassero queste persone in rifiuti sociali e forse un altro caso Guarascio. Lo faremo per i tanti altri che ci interpellano, ai quali assicuriamo vicinanza e coinvolgimento in una lotta che è di tutti. Alzeremo il tiro” così Guastella riprende il monito del leader dei Forconi Mariano Ferro “sempre di più, nessuno entrerà nelle case e nelle aziende che decidono di venir fuori, perché questa è la lotta di tutti. L’unico che ci presta attenzione, al momento, è il Prefetto di Ragusa”.
Ecco una tabella riassuntiva con tutti i beni andati all’asta in provincia di Ragusa
I numeri resi noti dal Comitato, comune per comune, del resto, restituiscono una chiara fotografia della situazione: in totale sono 1187 i beni oggetto di asta giudiziaria in provincia di Ragusa, di cui 610 sono immobili. E se a Modica sono “solo” 193 e a Ragusa 204, i numeri raddoppiano a Vittoria, dove ci sono ben 404 beni all’asta. “Sono numeri da stato d’emergenza” commenta appunto Guastella. “Le aste giudiziarie sono uno di quegli indicatori che meglio descrive lo stato dell’economia, sono il punto di confluenza delle difficoltà finanziaria e del malessere economico e sociale che viviamo. Oggi sempre di più si percepisce che vi sono nei fatti due Italie: la prima quella che è garantita o che riesce a tenere il fronte, quest’ultima davvero esigua, la seconda quella che è rimasta indietro, con distanze aumentano sempre di più. Ma quando la prima decide di voltarsi dall’altra parte, anzi peggio di speculare sulle disgrazie altrui questo è il momento di rottura”.
Ecco una mappa con i beni all’asta, comune per comune
E ANCHE LA CONSULTA DEI CONSIGLI COMUNALI SI MUOVE
È proprio il tema delle aste giudiziarie quello su cui si è convocata a Modica, per lunedì 26 maggio alle 10, la Consulta permanente dei presidenti del Consiglio comunale della provincia di Ragusa. L’incontro avverrà a Palazzo San Domenico e coinvolgerà anche i rappresentanti del comitato “No aste”.
“Come già accaduto con il tema dell’immigrazione, su cui la Consulta si è riunita a Vittoria e tornerà a riunirsi a Pozzallo”, spiega il presidente del Consiglio comunale di Modica Roberto Garaffa “ho chiesto che venisse affrontato questo argomento, innanzitutto per capire cosa possiamo fare come istituzioni per contribuire ad affrontare questo problema. Si tratta di una questione estremamente delicata e di vicende che spesso vengono vissute in modo drammatico solo da chi vi si trova dentro. Il primo contributo che possiamo dare, dunque, è quello di sollevare il problema e di renderlo quanto più possibile evidente agli occhi dell’opinione pubblica“.
Alla riunione della Consulta sono stati invitati anche tutti i trenta Consiglieri comunali di Palazzo San Domenico: “Questo perché” spiega ancora Garaffa “ho chiesto io stesso che le riunioni fossero itineranti tra i vari Comuni e coinvolgessero di volta in volta i consiglieri dell’ente ospitante”.
[Fonte: La Sicilia]