Due mesi fa la Guardia di Finanza di Ragusa avrebbe presentato alla Procura della Repubblica un’informativa, piuttosto articolata, relativa ad un’indagine condotta su corsi della formazione professionale.
L’attività investigativa avrebbe riguardato un ente che ha tre sedi nel territorio ibleo. Coinvolte sei persone, che sarebbero state denunciate. Si tratta dei due coordinatori e di quattro docenti, tra l’altro non di ruolo, la cui posizione, nell’ambito dell’inchiesta, sarebbe marginale.
Per i docenti si profilerebbe il reato di falso per aver apposto firme su registri che documenterebbero una presenza in taluni corsi, quando in effetti non sarebbe stato così. Dunque nei fatti avrebbero, in alcuni casi, simulato lezioni che in realtà non si sarebbero tenute.
Di diverso tenore i reati di cui dovranno rispondere i due coordinatori dell’ente di formazione. Oltre a truffa aggravata, si profilerebbe l’illecita percezione di fondi pubblici regionali che non sarebbero stati impiegati secondo il piano di formazione che, come da prassi, era stato presentato alla Regione per ottenere tali somme.
In un paio di casi, inoltre, le fiamme gialle avrebbero riscontrato l’apposizione di firme contraffate per conto dei docenti che in questo affaire, come detto, avrebbero, comunque, un ruolo marginale.
L’indagine sarebbe iniziata un anno e mezzo fa e sei mesi fa gli inquirenti avrebbero presentato alla Procura una richiesta di sequestro dell’ente che, se accolto, lo inibirebbe dalla possibilità di chiedere altri fondi per futuri corsi di formazione. L’informativa in questione è stata presentata due mesi fa alla Procura e si sarebbe in attesa dei risvolti giudiziari che la vicenda potrebbe assumere a breve termine.