Un atto che ha spiazzato le istituzioni iblee, un atto che esula dalle competenze di ordinaria amministrazione che vengono attribuite al commissario straordinario della Provincia regionale di Ragusa: di questo tenore sono stati gli interventi alla seduta aperta del Consiglio comunale, convocata lunedì pomeriggio a Palazzo dell’Aquila per discutere sul futuro dell’università a Ragusa, dopo la delibera di recessione dal Consorzio Universitario ibleo da parte dell’ente di viale del Fante. “Un atto privo di fondamento giuridico” ha affermato Gianni Battaglia, vertice del CUI “al quale opporsi adendo le vie legali”.
Queste in sintesi alcune sollecitazioni arrivate dal confronto fra i consiglieri, l’Amministrazione Piccitto e la deputazione iblea presente, ovvero il senatore Giovanni Mauro e i deputati regionali Orazio Ragusa e Vanessa Ferreri. “La Facoltà di Lingue rappresenta per noi una struttura di assoluto valore” ha sottolineato il primo cittadino “e quindi non accettiamo che si voglia mettere fine a questa esperienza. Chiediamo quindi suggerimenti e proposte agli ospiti intervenuti oggi, che spero possano farsi nostri interlocutori presso le assemblee di cui fanno parte. Noi come Comune abbiamo fatto il nostro dovere e siamo pronti ad andare avanti nel sostenere gli impegni assunti. Speriamo essere tutti dalla stessa parte” ha concluso il sindaco “uniti per l’università iblea”.
Lascia poco sperare l’intervento del deputato Cinque stelle Vanessa Ferreri: “Alla Regione non ci sono fondi neanche per la normale amministrazione. Mi metterò a disposizione per portare avanti questa battaglia ma il periodo delle vacche grasse è finito. Dobbiamo ottimizzare le risorse perché non ci sono i margini per potersi muovere. Lavoriamo insieme per portare avanti il Consorzio, ma supportati da proposte utili a batter cassa a Palermo”.
La seduta non si è tradotta in nessun atto concreto tanto che, secondo l’esponente Mario Chiavola, era inutile da convocare, soprattutto a quattro giorni dalla chiusura della campagna elettorale per le europee. Maurizio Tumino ha chiesto invano di far convergere la massima assise cittadina nella presentazione di un ordine del giorno condiviso che lanciasse segnali chiari. “Secondo il regolamento” ha ricordato il presidente Giovanni Iacono “nel corso dei consigli comunali aperti non è prevista la votazione di alcun atto”. Stesso esito per le sollecitazioni giunte da Sonia Migliore, la quale ha chiesto a gran voce al sindaco Federico Piccitto di dare mandato agli uffici legali di impugnare, in qualità di socio co-fondatore del CUI, la delibera della Provincia e di pretendere la revoca del Commissario Carmela Floreno dalla carica affidatale dal presidente della Regione Rosario Crocetta. Altro passo da compiere, secondo Sonia Migliore, quello di pretendere che tutti gli enti debitori del Consorzio paghino il dovuto, a partire proprio dalla Provincia e comprendendo anche i Comuni di Comiso e Modica.
“Chi ha la responsabilità di revocare il Commissario agisca” ha affermato il senatore Mauro “ma non si può solamente chiedere aiuto all’esterno. Se io fossi sindaco non potrei limitarmi a organizzare delle delegazioni per Palermo. L’Amministrazione dovrebbe adoperarsi in modo più concreto per la sopravvivenza dell’Università a Ragusa, a partire da un piano industriale serio, con una serie di contatti con privati interessati allo sviluppo della Facoltà di Lingue, per esempio. Venti anni fa abbiamo creato il CUI e nel corso di tante battaglie si è fatto il possibile per preservarne l’esistenza, quindi non possiamo consentire di far parte della generazione politica che ne causerà la dismissione totale”.