Confindustria Ragusa, rappresentata dal presidente Enzo Taverniti, dal Direttore Giuseppina Migliorisi e dal funzionario addetto alle relazioni sindacali Alessandro Fois, insieme ai sindacati provinciali Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente rappresentati da Giovanni Avola, Giovanni Fracanzino e Giorgio Bandiera, hanno sottoscritto lunedì sera, rinnovando quello siglato l’anno scorso, l’accordo interconfederale che dà attuazione al decreto sulla detassazione del salario di produttività.
Ecco il testo relativo all’intesa inviato da Confindustria Ragusa
L’accordo prevede, per le imprese aderenti al sistema di rappresentanza di Confindustria nella provincia di Ragusa, relativamente al 2014, la detassazione del salario dei dipendenti che, da domani, effettueranno prestazioni lavorative diverse da quelle rese in osservanza degli orari di lavoro normalmente praticati in azienda.
Soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale, secondo gli industriali quest’accordo è strategico perché consente ai lavoratori di percepire un salario netto superiore in busta paga, dando loro la possibilità di aumentare il potere di acquisto, e nel contempo viene incontro alle esigenze delle imprese che, in caso di picchi di lavoro, hanno la necessità di impiegare il personale oltre le ore previste contrattualmente.
Lo stanziamento a livello nazionale per l’agevolazione per il 2014 è di 600 milioni di euro; l’aliquota per la detassazione è al 10 per cento; la soglia di reddito da lavoro dipendente dei beneficiari è di 40 mila euro annui lordi; il premio massimo di 3 mila euro. Il salario oggetto di detassazione è rappresentato da voci retributive che si riferiscono a precisi indicatori quantitativi di produttività, redditività, efficienza e innovazione.
L’incontro è stato l’occasione per condividere con le rappresentanze dei lavoratori alcune problematiche di interesse industriale che in questo momento gravano sulle Imprese locali quali, l’aggravio dei costi di produzione per i settori estrattivo e manifatturiero a seguito dell’incremento del canone dovuto alla Regione siciliana da parte dalle Imprese di produzione acque minerali e titolari di cave, disposto dalla Legge Finanziaria regionale 2013.
È stata avviata altresì la riflessione su possibili interventi di sostegno della produttività delle Imprese mediante la contrattazione di secondo livello condivisa a livello provinciale mediante “Linee guida” condivise e successivi accordi aziendali, che incentivino la presenza dei lavoratori in azienda.