Su disposizione del Gip del Tribunale di Ragusa Claudio Maggioni, che ha accolto la richiesta del Pm Gaetano Scollo, i Carabinieri di Acate hanno arrestato un 51enne acatese, bracciante agricolo, con precedenti di polizia, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, violenza sessuale, violenza privata, atti persecutori, danneggiamenti continuati e pluriaggravati commessi nei confronti della moglie convivente, una casalinga di 52 anni, madre delle sue due figlie, di cui una minorenne.
Questo il comunicato dei Carabinieri:
“L’arrestato, agendo in stato d’ira, dovuto all’abuso di bevande alcoliche, anche in presenza della figlia 14enne, con cadenza giornaliera, metteva in atto una serie di condotte vessatorie caratterizzate da violenze psicologiche, fisiche e verbali, sputandole addosso, ingiuriandola e minacciandola ripetutamente di morte, utilizzando vari corpi contundenti ed armi improprie quali bastoni, spranghe di ferro e coltelli, nonché lanciando secchi e sedie e rompendo tutti gli oggetti che gli passavano per le mani, accusandola di essere la principale responsabile dei loro problemi economici, lasciandola spesso fuori di casa impedendole di rientrare, profferendo al suo indirizzo, espressioni ingiuriose, nonché cagionandole lesioni personali anche non refertate, rendendole la vita impossibile e facendola vivere in persistente clima di sudditanza psicologica, di terrore e di paura.
La moglie, dopo la separazione di fatto , era stata costretta a rifugiarsi presso l’abitazione della cognata al fine di sottrarsi alle condotte intimidatorie e violente perpetrate ai suoi danni, mediante minacce, molestie e telefonate ossessive, mandandole altresì sms, in qualsiasi ora del giorno e della notte, augurandole di morire di fame, intimorendola affermando che quello che le aveva fatto non era nulla rispetto a quello che avrebbe potuto farle, nonché recandosi presso l’abitazione dove dimorava la donna, minacciandola, dicendole che avrebbe fatto una strage uccidendo tutte le persone che la stavano aiutando, che non doveva rientrare a casa perché avrebbe bruciato la stessa abitazione, cagionando alla persona offesa un perdurante e grave stato di ansia e di paura e ingenerando in tal modo un fondato timore per la sua incolumità o di un prossimo congiunto, costringendola ad alterare le sue abitudini di vita, a causa della paura costante di incontrarlo e del pericolo concreto di lesioni ai suoi danni.
Nel corso della perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo, i Carabinieri della Stazione di Acate hanno rinvenuto una balestra con i rispettivi dardi, nonché una carabina ad aria compressa, che valutata la pericolosità dell’arrestato, è stata sottoposta a sequestro preventivo.
Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea”.