L’arcobaleno anti omofobia. L’esempio di Ragusa

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L’arcobaleno della bandiera simbolo della lotta all’omofobia e delle battaglie per i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali, sventola da sabato mattina sulla facciata principale di Palazzo dell’Aquila.

La disposizione del sindaco Federico Piccitto fa seguito alla richiesta della responsabile del Punto Ascolto Agedo di Ragusa, Anna Battaglia. Un simbolo esposto in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia istituita nel 2007, che sventolerà dalla balconata del Palazzo di città per tutto il fine settimana.
“Ho accolto con molto piacere l’invito dell’Agedo” ha affermato Federico Piccitto “un segnale di solidarietà e di lotta ad ogni tipo di discriminazione sociale. Abbiamo seguito l’esempio di tantissime istituzioni del Paese che si sono unite per lanciare un messaggio unitario proprio in questa giornata. Siamo il primo comune siciliano” ha aggiunto il sindaco “ma questo vuol dire semplicemente che tutti gli altri sono in ritardo. Speriamo di essere di esempio e che da Ragusa possa partire questo impulso di sostegno e partecipazione nell’intero territorio regionale. La diversità non può essere un ostacolo né una minaccia bensì un valore sociale da difendere”.

L’azione dell’Amministrazione ragusana, e del gruppo consiliare di riferimento, non si ferma a questo gesto. “In occasione dell’incontro avuto con la Responsabile Agedo comunale, Anna Battaglia” aggiunge il consigliere Cinque Stelle Massimo Agosta “abbiamo approfondito il ruolo che il Comune potrà continuare ad avere a fianco del Punto Ascolto. A breve ci faremo carico di una iniziativa consiliare presentando un ordine del giorno circa l’adesione alla Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni che presentano un fronte comune contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Un atto fondato su una carta di intenti che sottoporremo alla Consiglio, per votarne la sottoscrizione e tracciare un percorso di integrazione sociale”.