“Non mi risulta che siano previste sanzioni pecuniarie per gli enti che non hanno trasmesso al Ministero l’elenco dei propri debiti entro il 30 aprile, semmai solo conseguenze sulla valutazione delle performance del responsabile finanziario. Posso comunque assicurare che ci stiamo lavorando”. L’assessore al Bilancio del Comune di Modica Enzo Giannone replica così al consigliere comunale Tato Cavallino, che nei giorni scorsi aveva accusato l’amministrazione di “irresponsabilità e approssimazione” per non aver trasmesso in tempo al Ministero dell’Economia e delle Finanze l’elenco dei debiti certi, liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2013, come previsto in base al d.l. 35/2013, lo stesso in forza del quale il Comune ha già ottenuto i primi 40 milioni di euro di liquidità dalla Cassa Depositi e Prestiti per saldare le imprese creditrici fino al 2012.
“Quest’opportunità” aveva scritto il consigliere Cavallino “non è ammissibile lasciarla sfuggire, sarebbe uno schiaffo a tanti creditori che avrebbero la possibilità di ottenere con maggiore facilità ed in tempi più brevi liquidità e credito dalle banche per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali resi alla pubblica amministrazione. La mancata presentazione dell’elenco nei tempi previsti è una vera e propria strozzatura che purtroppo prende il sopravvento sul fenomeno dei pagamenti lumaca delle pubbliche amministrazioni che tanti problemi stanno causando alle imprese. È ben noto che il nostro tessuto produttivo è allo stremo, l’economia è ferma, le attività chiudono, un disastro economico-sociale che richiede necessariamente responsabilità e buon senso. Il sindaco deve immediatamente attivarsi per presentare l’elenco”.
Giannone comunque precisa che “non si tratta di una certificazione dei crediti delle imprese, ma solo una ricognizione che il Ministero chiede“. E quanto alle conseguenze del ritardo, precisa ancora: “Sulle valutazioni delle performance dei responsabili dei settori purtroppo questo Comune è ancora all’anno zero. Solo da poco sono stati stabiliti regolamenti certi e in ogni caso non ci sono incentivi”.
A tal proposito il Comune sta preparando anche la risposta alle richieste che il Ministero ha fatto in merito al controllo di legittimità sulla situazione del personale: “Ma a questo riguardo siamo sereni. Il Comune negli anni ha rispettato i parametri di riduzione della spesa. L’unico punto critico potrebbe riguardare i contrattisti, tuttavia non dobbiamo nasconderci il fatto che per anni abbiano lavorato con un adeguamento orario a 36 ore e qualunque decisione diversa dalla stabilizzazione avrebbe dato adito a ricorsi e altre conseguenze. In ogni caso sul fronte del personale si è sempre agito nella piena legittimità”.
[Fonte: La Sicilia]