Li avevamo chiamati “capitani coraggiosi” quando, dopo l’avventurosa esperienza della presidenza Cundari, avevano preso in mano il Modica Calcio che rischiava di scomparire. Pietro Bellia, Sebastiano Failla, Sebastiano Schiavo, Peppe Sammito, Gianluca Filicetti & compagni hanno avuto il merito di salvare la stagione di Eccellenza (chiusa in maniera più che dignitosa), di riportare i tifosi allo stadio e di valorizzare i giocatori locali. Ora gli stessi “capitani coraggiosi” stanno impostando il futuro: una squadra giovane “guidata” da alcuni giocatori più esperti. Programma lodevole attorno al quale sarebbe lecito aspettarsi il coinvolgimento degli imprenditori locali che, secondo noi, hanno il dovere di reinvestire nel territorio una parte del loro guadagno. Un modo per rafforzare la loro “modicanità” e l’amore per una città che lo merita. Per questo, accanto ai “capitani coraggiosi”, è giusto che ci siano tanti “imprenditori coraggiosi”. Di loro c’è bisogno per un progetto serio. E Modica ha le carte in regola per diventare modello da seguire per il rilancio dello sport più amato dagli italiani.