Si terrà sabato, alle 11,30, la posa della prima pietra della chiesa Nunziata di Ragusa, nella zona alle spalle di viale delle Americhe. Un progetto partito diversi anni fa, e poi rimodulato e finalmente arrivato a conclusione. Un investimento da 2,2 milioni di euro. Il 75 per cento lo mette la Conferenza episcopale italiana con i fondi dai dai cittadini in forma di otto per mille. La quota della Cei ammonta a circa 1,7 milioni. La restante parte viene garantita con interventi della diocesi e della parrocchia. A realizzare i lavori, che avranno la durata di 24 mesi, sarà un’impresa nata dalla collaborazione di tre diverse ditte ragusane. Un modo, quindi, per dare lavoro ad un numero maggiore di persone. Stesso criterio che la diocesi aveva attivato per la realizzazione della chiesa San Pio X, sempre a Ragusa, i cui lavori sono partiti da poco meno di due mesi. Lavori che procedono speditamente, anche grazie al fatto che a lavorare sono insieme tre ditte. Anche in questo caso ditte ragusane che stanno cooperando. In totale, nell’arco di meno di sessanta giorni, la diocesi ha quindi avviato lavori per quasi cinque milioni di euro. E se l’aspetto preponderante è quello religioso, con due comunità che avranno finalmente un luogo di culto spazioso e adeguato alle esigenze pastorali, non può tralasciarsi anche la ricaduta positiva in termini economici con sei ditte che hanno da lavorare per due anni ciascuna. Il progetto è stato realizzato dall’ingegnere Giuseppe Schininà, dall’architetto Paola Schininà e, per alcuni aspetti della fase progettuale e della direzione dei lavori, dall’ingegnere Giovanni Franco Antoci. In Curia, a seguire il progetto, è stato l’architetto Antonio Buscema, tecnico dell’Ufficio dell’edilizia di culto. La cerimonia della posa della prima pietra avverrà alla presenza del vescovo, Paolo Urso, del parroco, don Raffaele Campailla, delle autorità e soprattutto dei tanti residenti nella zona. La struttura attualmente utilizzata per la celebrazione dei riti liturgici, realizzata in moduli prefabbricati, verrà – una volta completata la chiesa – utilizzata per attività educative. Una particolarità del progetto riguarda la previsione di una sorta di cortile interno, con portici, molto utile per le iniziative giovanili.