“Siamo in primavera inoltrata e basta fare una passeggiata sul lungomare della nostra amata frazione per rendersi conto che l’amministrazione comunale di Vittoria – come ogni anno – è in preoccupante ritardo! Spiagge sporche, marciapiedi dissestati, manto stradale inesistente, lungomare insabbiato, contenitori della spazzatura maleodoranti, bambinopoli in totale dissesto, panchine e servizi igienico – sanitari inesistenti, docce obsolete, sporcizia e rifiuti che giacciono beati”. E’ l’incipit di un documento di denuncia a firma di Forza Italia Giovani che mi è capitato tra le mani qualche giorno fa e che mi ha spinto ad una riflessione. Risale a qualche mese fa, ormai, il mio primo reportage sulla frazione marinara. Era il 5 febbraio e, macchina fotografica alla mano, ho documentato le gravi mancanze di chi dovrebbe curare la bella Scoglitti tutto l’anno e della Regione che ha latitato per mesi dopo i crolli dello scorso anno. Ebbene, cosa è cambiato da allora? I lavori di sistemazione delle zone crollate sono stati consegnati il 4 marzo alla ditta appaltatrice “Simmersion Diving works” alla presenza dell’assessore ai Lavori pubblici Angelo Dezio, del dirigente, Angelo Piccione, dei tecnici Giambattista La Terra Pirrè e Giuseppe Pisano del Dipartimento regionale della Protezione civile di Ragusa. “Verranno completati entro 60 giorni” aveva annunciato in quell’occasione Dezio che aveva lanciato, però, anche un grido d’allarme. “I finanziamenti regionali di 70.000 euro destinati dalla Protezione civile non basteranno per il completamento definitivo dei due tratti di lungomare in questione”. Ed effettivamente non sono bastati proprio per niente. I due tratti franati si presentano ora semplicemente rappezzati, riempiti. Con la mia fidata guida accanto, scoglittiese doc (data la preziosa collaborazione della prima volta non potevo non riconfermarla) vengo a sapere che qui di operai non se ne vedrebbero più da un mese circa. Altro che 60 giorni quindi, il tutto sarebbe stato sistemato in un mese appena e chissà quanto tempo, adesso, è destinato a rimanere così. Le ferite sono tutt’altro che guarite, i tratti tutt’altro che percorribili, massi qua e là, transenne, marciapiedi sventrati. In uno dei punti interessati dalle due frane il problema è stato risolto accatastando una serie di enormi massi in modo che l’acqua non arrivi più a lambire la parte sottostante del lungomare. Io e il mio fidato cicerone proseguiamo la nostra marcia sul lungomare. La timida presenza di qualche persona che prende il sole sulla spiaggia lascia intuire che la bella stagione è alle porte e che, di conseguenza, nemmeno quest’anno Scoglitti è pronta. Rifiuti sull’arenile e sabbia sui marciapiedi per fortuna non ce ne sono quasi più. Qualche pecca soltanto in brevi tratto poco dopo la lanterna. Qui si può notare qualche piccolo cumulo di rifiuti e qualche ben più vistoso accumulo di sabbia. Questi ultimi diventano una piccola montagna ostruttiva all’ingresso dello scheletro di uno chalet estivo ma vicino ad una delle zone crollate per qualche metro si estende una parte di lungomare i cui muretti sono totalmente privi di protezione o scorrimano. Nessuna transenna ad evitare che qualcuno si avvicini, basterebbe un niente per perdere l’equilibrio e precipitare giù dopo un volo di qualche metro, dritti tra le rocce e il mare. Poco più avanti, invece, ma non è un problema che riguarda solo questa porzione di lungomare, i mattoni rossi hanno leggermente ceduto e tutto il marciapiede mostra una chiara pendenza verso l’asfalto della carreggiata. Ok, penso che per la riviera Gela possa essere abbastanza. Possiamo passare alla parte di Cammarana. Prima di arrivarci, però, tappa obbligata in quel piccolo paradiso che sono le spiaggette. Anche qui, per fortuna, rispetto a febbraio, la situazione è nettamente migliorata grazie anche all’intervento di un privato che proprio qui gestisce la propria attività. Nell’intento di scendere le scale di corsa quasi precipito a causa di un gradino mancante lungo la scalinata in legno ma per questa volta posso raccontarlo… La mia guida mi conferma che la mia impressione generale è corretta. La situazione non è peggiorata e anche nel centro abitato tutto sommato si sta bene. Certo, ci sono le buche sull’asfalto ma la vera notizia sarebbe se non ce ne fossero! I miglioramenti ci sono stati, non eccezionali ovviamente ma nessuno se lo aspettava nemmeno. Sulla strada che porta a Cammarana mi viene da pensare che lo scenario non cambierà mai. I difetti e le mancanze sembrano ormai diventate parte integrante del territorio, è quasi naturale pensare che ad un certo punto si interrompe il guard rail e che la spiaggia raggiunge lo stesso livello della strada per poi declinare verso il mare. Anche qui un lungomare immenso, meraviglioso, si estende per kilometri. Niente sabbia sulla carreggiata ma le povere palme nane sono sempre secche. Confidiamo nell’arrivo del caldo sole primavera-estate 2014. Questo è lo scenario, tra luci e ombre, che tutti hanno potuto osservare nella giornata del primo maggio in cui in migliaia si sono riversati lungo la frazione. Perché Scoglitti, in fondo, è così. La lista dei difetti e dei problemi potrebbe continuare all’infinito ma una cosa la salverà sempre: la sua grande bellezza.