La CGIL e la FLC di Ragusa stigmatizzano lo strano e incomprensibile atteggiamento dell’ente di formazione professionale Cipaat RG, tenuto dopo aver operato scelte tanto gravi quanto gratuite nei confronti di tre dipendenti.
Senza alcuna esigenza aziendale, e anzi in palese contrasto con le direttive del dipartimento regionale della formazione professionale oltre che violando il CCNL del settore, le tre dipendenti si sono viste ridurre l’orario di lavoro.
Tra tentennamenti e incapacità ad assumere decisioni si trova, oggi, ad affrontare una vertenza che nel frattempo si è spostata sul piano giudiziario.
La CGIL e la FLC hanno, con spirito costruttivo e con il solo scopo di tutelare le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori tutti, tentato di riportare nell’alveo delle dinamiche sindacali, nonostante l’atteggiamento dell’ente che ha rasentato il comportamento antisindacale. Incomprensibile è soprattutto l’atteggiamento da ultimo tenuto in un incontro al quale hanno partecipato esponenti a vario titolo collegati all’ente, ma senza alcun potere decisionale e l’ultimo mancato incontro che la delegazione dell’ente, pur garantendo la propria partecipazione, ha disertato.
La CGIL e la FLC di Ragusa, manifestano tutta la loro preoccupazione per quest’atteggiamento che oltre a frustrare ulteriormente le legittime aspettative (che certamente troveranno soluzione positiva in sede giudiziaria) delle tre dipendenti, rischia di compromettere per inerzia la stessa attività dell’ente.
Si mette in discussione il futuro dell’organizzazione aziendale con gravissime ripercussioni su tutto il personale, unitamente alle aspettative di diversi disoccupati ragusani che potrebbero veder scomparire un altro pezzo della formazione professionale nel territorio ibleo.
Ancor di più preoccupa, infine, il fatto che la possibile chiusura del Cipaat RG possa rispondere a una precisa e consapevole scelta di qualcuno.
Il Segretario CGIL RG Il segretario FLC-CGIL RG Il Coord. per la FP FLC-CGIL RG
Giovanni Avola Adriano Rizza Peppe Fiorellini