Si infiamma la polemica sul Consorzio Universitario Ibleo, che ha fatto registrare parecchie prese di posizione dopo la decisione del Commissario straordinario della Provincia regionale di Floreno di Ragusa Carmela Floreno di recedere dagli impegni finanziari. La stessa Floreno, alla fine, è stata costretta ad intervenire per chiarire i termini della propria decisione.
L’intervento di Cgil, Cisl e Uil
Ancora una volta assistiamo, nella più assoluta indifferenza, allo sgretolarsi di importanti punti di forza del nostro territorio. L’assenza di una classe politica in sintonia col territorio e il prolungato regime di commissariamento di importanti istituzioni iblee fa il paio con la graduale ma inarrestabile spoliazione istituzionale della quale quotidianamente si registrano le ricadute negative.. La scelta del Commissario della Provincia di tirarsi fuori dal Consorzio Universitario è l’ennesima prova della assenza della politica nei confronti del territorio e costituisce la ulteriore cartina di tornasole per intravedere quale futuro verrà negato e quale destino avrà il pezzo di territorio della ex Provincia regionale di Ragusa. Giorno dopo giorno si sgretolano pezzi importanti di storia, di istituzioni, di insostituibili infrastrutture immateriali, di progetti su cui imperniare qualità e futuro di un contesto territoriale che nel passato e fino a qualche anno addietro rappresentava un’altra Regione.
Ieri una triste sorte è toccata al Consorzio Universitario, vittima di una scelta immotivata, prematura da parte del Commissario della Provincia, che ha deliberato unilateralmente la fuoriuscita della ex Provincia regionale di Ragusa dal Consorzio Universitario. Una scelta della quale non si comprendono bene le motivazioni e che va in direzione opposta all’orientamento delineato dalla legge regionale di stabilità 2014 in ordine ai consorzi universitari. Riteniamo che la Provincia abbia assunto una responsabilità di tale portata inspiegabilmente in anticipo rispetto al percorso da costruire sulle realtà università decentrate nel territorio siciliano e abbia di fatto voluto pregiudicare la mediazione che le OO.SS stanno promuovendo a livello regionale per non fare disperdere nell’alveo delle rottamazioni del futuro una infrastruttura immateriale che contribuisce notevolmente ad elevare il profilo socio-culturale del nostro territorio.
Non può che essere fortemente stigmatizzata la scelta della Provincia. Le scriventi OO.SS chiedono al Commissario di convocare con urgenza un incontro, invitando l’altro socio del consorzio, il Comune di Ragusa: va trovata una soluzione che metta in sicurezza i posti di lavoro, per sostenerla nei vari livelli istituzionali, a partire dalla Regione Siciliana che sugli organismi consortili che gestiscono l’università dovrà farsi garante di un percorso di razionalizzazione delle varie entità consortili equiparandole ed unificandole in una società partecipata di dimensione regionale.
L’intervento dei deputati regionali
Dopo le decisioni assunte dal commissario straordinario della Provincia regionale, Carmela Floreno, che ha deciso di retrocedere dal Consorzio Universitario Ibleo e nonostante i chiarimenti che ha fornito nelle ultime ore, i deputati regionali Orazio Ragusa, Giuseppe Digiacomo e Nello Dipasquale chiederanno al presidente della Regione, Rosario Crocetta, di rivedere il ruolo del commissario perché politicamente inadeguato rispetto alle esigenze del territorio. Diffondere un comunicato stampa di poche righe in cui si annuncia la decisione, senza tra l’altro ascoltare preventivamente il territorio, così come più volte è stato tra l’altro consigliato al commissario Floreno, non ha fatto altro che ingenerare allarmismo e preoccupazione tra la popolazione iblea. “Sapevamo naturalmente che a fine ottobre occorrerà ridefinire le competenze dei Liberi Consorzi alla luce della cancellazione delle Province regionali – rilevano i deputati regionali Ragusa, Digiacomo e Dipasquale – ma assumere decisioni e soprattutto comunicazioni che creano proteste e lamentele, senza il necessario confronto, ci dimostra ancora una volta l’inadeguatezza politica del ruolo svolto dalla Floreno alla guida dell’ente di viale del Fante. In un periodo in cui la gente ha bisogno di certezze, non è possibile fare questi scivoloni così gravi”.
L’intervento del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Ragusa
L’atto con cui il Commissario straordinario della Provincia ha stabilito di recedere dal Consorzio Universitario Ibleo non può essere l’ultima parola sulla vicenda universitaria a Ragusa, né può bastare a stabilire in via definitiva che essa debba restare esclusivamente in capo al nostro Comune. Per quanto il Commissario straordinario non possa agire, naturalmente, in un’ottica politica, non si può non vedere il danno che una scelta di questo tipo potrà arrecare ad un intero territorio e, di conseguenza, non si può non agire con la cautela – a nostro avviso obbligatoria – che comporta, se non altro attivando la necessaria concertazione con le altre parti interessate.
Non è nemmeno certo, difatti, che l’interpretazione normativa data dal Commissario, secondo cui la recessione dal Consorzio sarebbe atto inevitabile al momento dello scioglimento della vecchia Provincia – dato che, dice il Commissario, ai futuri Liberi Consorzi non sarà consentito mantenere le partecipazioni ad associazioni ed enti “dai quali possano derivare situazioni di squilibrio per la finanza dell’ Ente” -, sia quella corretta, senza tenere conto di altri due fattori, ovvero che di questa legge mancano ancora i decreti attuativi, che potranno meglio specificare quale dovrà essere la gestione di queste situazioni, e che questo caso non sarà certo l’unico in Sicilia per cui dovranno necessariamente trovarsi delle soluzioni di valenza generale.
Consideriamo inaccettabile che un Commissario, con funzioni di ordinaria amministrazione, con una semplice firma decida di liberarsi di una vera e propria patata bollente, lasciandola nelle sole mani del sindaco di Ragusa e, nei fatti, rischiando di gettare al vento anni e anni di sacrifici fatti dal territorio per realizzare il sogno del polo universitario.
Auspichiamo allora, come già fatto dal sindaco Piccitto, che adesso si manifesti concretamente un’assunzione diffusa di responsabilità rispetto al futuro del Consorzio Universitario, preservando i risultati – di notevole importanza per la nostra città, per quelle limitrofe, per gli studenti e i lavoratori – finora conseguiti anche e soprattutto grazie allo sforzo del Comune di Ragusa nel mantenere l’impegno economico a garanzia di quello che è ormai un patrimonio per il territorio.
Il Commissario Floreno: “La decisione non penalizza la presenza universitaria e neanche il Consorzio Universitario”
Il Commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Ragusa, già Provincia Regionale, Carmela Floreno, chiarisce che la decisione di recedere dal Consorzio Universitario della Provincia di Ragusa è stata dettata dalla necessità di tutelare gli interessi dell’Ente e non penalizza né la presenza universitaria della Struttura Didattica Speciale di Lingue (perché l’onere finanziario dell’accordo transattivo con l’Università di Catania è mantenuto), né il Consorzio Universitario perché rimane l’impegno finanziario per il suo funzionamento sino al 31 ottobre 2014, così come previsto dalla legge istitutiva dei Liberi Consorzi dei Comuni.
Si chiariscono, altresì, i termini della decisione assunta con i poteri del consiglio;
la delibera di recesso, è efficace a far data dal 1 novembre 2014, proprio partendo dal presupposto che la legge istitutiva dei liberi consorzi comunali ha attribuito agli stessi, fino al 31.10.2014, le funzioni già di competenza delle soppresse province regionali con la conseguenza che il libero Consorzio comunale nell’assetto delineato dalla predetta legge non è successore in universum jus dell’Ente “Provincia Regionale” bensì un diverso soggetto giuridico;
in forza del dettato normativo si è cercato di mettere in sicurezza l’Ente mantenendo la copertura economica per le funzioni obbligatorie e non penalizzando il Consorzio Universitario che non ha nulla da temere sul piano finanziario sino al 31 ottobre 2014 giacché sono stati mantenuti gli stessi impegni del 2012 e 2013. Sarà compito poi dei nuovi organi del Libero Consorzio Comunale adottare le opportune determinazioni per il futuro;
già nel dicembre 2013 il precedente Commissario aveva deliberato, con i poteri della Giunta, la proposta di recesso dal Consorzio, e dal gennaio 2014 sono state avviate interlocuzioni con i rappresentanti politici e con le forze sociali in ordine alle difficoltà finanziarie derivanti delle forti spese di funzionamento del Consorzio;
è stato anche chiesto, inutilmente, al presidente facente funzioni del Consorzio Universitario, un piano di ‘spending review’ dei costi gestionali; l’Ente Provincia, prima della entrata in vigore della legge regionale del 24.3.2014 n.8, ha deliberato, d’intesa col Sindaco del Comune di Ragusa, una proposta di modifica dello Statuto del Consorzio al fine di adeguarlo alla normativa vigente; il Consorzio universitario non ha dato seguito alla proposta predetta.
Quindi sono state adottate tutte le iniziative possibili per il mantenimento del Consorzio Universitario e, a fronte di nessuna certezza finanziaria di trasferimenti regionali, è stato mantenuto l’impegno di non recedere sino al 31 ottobre 2014. Saranno poi i nuovi organi del Libero Consorzio Comunale ad adottare eventuali diverse decisioni.